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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Come sono stati spesi i soldi rivenienti dal 5x1000? Il Comune di Bari nicchia e Caradonna invia la segnalazione al prefetto di Bari e all’Agenzia delle Entrate

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

I contributi del «5 per mille» destinati al Comune di Bari (frutto delle dichiarazioni dei redditi relative al 2014 e al 2015) continuano a essere un caso. Che finisce sul tavolo del Prefetto di Bari per effetto della segnalazione, successiva ad un'interrogazione, del consigliere Michele Caradonna (Gruppo misto) che intende sapere esattamente - con una rendicontazione degli specifici progetti in ambito dei servizi sociali - come i municipi abbiano impiegato il denaro ricevuto. All'interrogazione risponde l'assessore comunale al welfare Francesca Bottalico attraverso una nota del dirigente della ripartizione servizi sociali. "in attuazione del regolamento sul decentramento amministrativo resta in capo ai municipi la più ampia autonomia gestionale - è scritto nella nota -, pertanto ogni richiesta sui contenuti delle attività svolte e sulle modalità di affidamento dei servizi non può che essere rivolta ai municipi stessi, anche perché non vi è alcuna relazione gerarchica tra ripartizione e municipi". La dirigente nella replica rivela anche che per il 2015 "per ben sei volte è stata sollecitata la rendicontazione contabile sull'utilizzo delle suddette risorse, ma risulta ancora essere inadempiente il quinto municipio". L'Agenzia delle entrate ha girato alle casse del Comune 38.593 euro nel 2015 (dichiarazioni dei redditi del 2013, anno d'imposta 2012) e 40.959 euro nel 2014 (dichiarazioni relative al 2012 sul 2011), frutto dalla scelta effettuata dai contribuenti baresi - attraverso la devoluzione del 5 per mille - al momento di pagare le tasse al fisco. Tali importi sono stati suddivisi dal Comune e destinati ai cinque municipi con la finalità di finanziare, nel primo caso «attività relative alle famiglie con minori con disabilità» e nel secondo caso «progetti sociali a sostegno di interventi di contrasto alla povertà». Caradonna però non molla. "È inconcepibile che la ripartizione al Welfare non abbia contezza di quello che accade nei singoli municipi in relazione ai fondi relativi al 5 × 1000 - scrive in una nuova interrogazione rivolta anche al sindaco -, la cui origine è frutto della donazione spontanea fatta dai cittadini baresi. Inoltre in tal modo non sono messo nelle condizioni di poter espletare la mia funzione di consigliere comunale ai sensi del art 43 del TUEL". Il Consigliere del gruppo misto ribadisce quindi le sue richieste rimaste ancora inevase. "È importante sapere se per impiegare quei soldi sia stato fatto un avviso pubblico per dei progetti oppure se sono stati spesi direttamente o assegnati ad associazioni e con quali criteri", afferma, chiedendo nuovamente di poter visionare "le relazioni finali di progetti eventualmente conclusi". E spiega la decisione di informare il Prefetto, "affinché possa intervenire al fine di sanare questa grave situazione. Dalla nota della ripartizione si evincono la poca chiarezza e la confusione, tali da sconvolgere l'essenza del vero spirito relativo al decentramento. Mi chiedo, non avendo conoscenza di quel che accade nei singoli municipi su che basi il Welfare effettua la programmazione delle singole attività?", conclude Caradonna.

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