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Consiglio comunale, gli ex schittulliani nella maggioranza Decaro

Maurodinoia, Sisto e Smaldone costituiscono il gruppo "Sud al Centro" e lasciano l'opposizione. Ora il governo cittadino può contare su 26 consiglieri. Ma l'operazione continua a suscitare malumori anche nella maggioranza

Separazione ufficiale. Anita Maurodinoia, Livio Sisto e Gianlucio Smaldone abbandonano il Movimento Schiuttulli e costituiscono il gruppo “Sud al Centro”, passando ufficialmente nella maggioranza Decaro. Tutto come nelle previsioni. Un passaggio che ora permette al primo cittadino di mettere in sicurezza la stabilità governativa della sua giunta potendo contare su 26 consiglieri. Il consiglio comunale di ieri ha ratificato la scelta degli ex schittulliani di spostarsi e iniziare una manovra di appoggio al segretario regionale del Pd, Michele Emiliano, lanciato nella corsa per il dopo Vendola nella guida della Regione Puglia.

Maurodinoia, Sisto e Smaldone lasceranno le commissioni speciali nelle quali erano stati eletti in qualità esponenti delle opposizioni: una richiesta che aveva infiammato non poco lo scorso consiglio comunale e che ha messo in luce la spaccatura generata dal un cambio di casacca a dir poco clamoroso se si pensa che è arrivata a pochi mesi dall’insediamento del neosindaco. Come spiegato nei giorni scorsi da BariToday, non è da escludere che questa sia una manovra orientata a spostare gli equilibri e rimettere in corsa la Maurodinoia tra le possibili sostitute di Paquale Di Rella nelle vesti di presidente del Consiglio Comunale, qualora quest’ultimo venga eletto consigliere regionale nelle elezioni della prossima primavera.

La ex schittulliana è la consigliera più suffragata e sembra non abbia mai digerito l’impossibilità a rivestire quell’incarico istituzionale. Sinistra Ecologia e Libertà ha manifestato chiaramente il suo disappunto per l’operazione che ha dipinto come opera di “puro trasformismo”. Ma non saranno certamente i vendoliani a rimetterla in discussione, anche perché a sinistra c’è anche un problema posizionamento politico che parte dal rapporto tra il partito nazionale e il governo Renzi e arriva dritto alle regionali, con una parte della base che non guarda di buon occhio l’appoggio al candidato del Pd Michele Emiliano e vorrebbe che si confezionasse un’alternativa nuova capace di mettere in moto un nuovo progetto politico. A vincere, per il momento, è Decaro. Il sindaco viene già da un consenso importante e ora conta su numeri difficilmente scalfibili a meno di grattacapi interni al Pd. Ad oggi, improbabili.  

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