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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Criminalità, sicurezza, edilizia giudiziaria, immigrazione: i consiglieri di centrodestra incontrano il prefetto

Gli esponenti dell'opposizione ricevuti dal neoprefetto Marilisa Magno: tra gli argomenti affrontati, anche il G7 in programma a maggio e la gestione dei flussi migratori

Dall'emergenza criminalità alla questione sicurezza, dalla gestione dei flussi migratori all'organizzazione del G7 in programmacarrieri-2-4 a Bari. Sono stati questi i principali tempi affrontati dai consiglieri comunali e metropolitani  di centrodestra Melchiorre, Romito, Finocchio e Carrieri che questa mattina hanno incontrato il nuovo Prefetto dell’Area Metropolitana  di Bari, Marilisa Magno.

"L'incontro, cordiale e molto costruttivo, ha avuto quali principali temi di discussione - spiegano gli esponenti di centrodestra in una nota - quelli legati all’emergenza criminalità e sicurezza urbana (tra cui in particolare prostituzione stradale e centri scommesse); al problema dei campi rom e della gestione dei flussi migratori (C.a.r.a su tutti); alle carenze d’organico dei Magistrati; alle sedi degli uffici giudiziari. I consiglieri, hanno inoltre evidenziato talune criticità infrastrutturali del prossimo G7 che si terrà a Bari a Maggio, sollecitando e chiedendo i minimi interventi di decoro urbano almeno nelle aree interessate all’evento internazionale. Al termine dell’incontro è stato consegnato al Prefetto un breve memorandum (in allegato), a fronte del quale si attende prossimamente un riscontro prefettizio".

Sempre in mattinata, il prefetto Magno ha incontrato anche la consigliera comunale di opposizione Irma Melini (ScelgoBari). "Ho avuto modo di evidenziare temi a me  cari - riferisce la consigliera in una nota - come il ridimensionamento del numero degli ospiti nel Cara; la massima contrarietà alla eventuale apertura o riapertura delle CIE, che il ministro Minniti ha rinominato come centri per il rimpatrio, ricordando che appunto la città di Bari ospita già il Cara e ha una presenza di migranti superiore a quelle del nuovo piano di riparto Anci-Ministero. A tal proposito ho evidenziato che riaprire il CIE sarebbe un ulteriore motivo di tensione sociale. 
Per quanto attiene all'opportunità di evitare che gli ospiti richiedenti asilo o protezione umanitaria non trovino come impiegare le ore del giorno mi sono impegnata a trasmettere con una nota scritta eventuali progettualità volte al loro impiego in lavori socialmente utili.  Per quanto attiene più propriamente, invece, al tema della sicurezza urbana ho chiesto a sua eccellenza di dare nuovo impulso all'elenco delle "associazioni di osservatori volontari", previsto presso ciascuna Prefettura,  e rivolto a tutti coloro che vorrebbero contribuite all'ordine urbano.  A tal fine, mi sono altresì impegnata a trasmettere un'ipotesi di scuola di formazione propedeutica all'iscrizione all'albo presso la prefettura. Così facendo, vista l'esiguità di personale nelle forze dell'ordine e dei vigili urbani, noi cittadini volontari potremo realmente contribuire al controllo di presidi sensibili come scuole e piazze ritrovo di bambini e anziani. 
Per quanto attiene alla pericolosità di Piazze come piazza Umberto I, piazza Moro e altre oggetto di spaccio e contraffazione ho  ricordato, quanto avevo già inviato alla dottoressa Pagano, sulla necessità di presidi costanti di forze dell'ordine soprattutto non statiche vicino ai mezzi di servizio, bensì in costante movimento per l'ampiezza delle piazze.  Per le periferie ho chiesto che ci siano dei presidii costanti almeno per una piazza a quartiere. Abbiamo parlato anche della necessità di controllare e censire i "bassi" del quartiere Libertà, non solo per quanto attiene alla microcriminalità ma anche per quanto riguarda la promiscuità fra regolari e non nelle abitazioni locate proprio ai piani bassi degli edifici storici e anche fatiscenti del quartiere stesso. Sono felice di aver riscontrato la massima disponibilità per concretizzare progettualità utili a coinvolgere direttamente i concittadini nella riqualificazione sociale del territorio per una maggiore sicurezza urbana".

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