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Scossa in Consiglio comunale, lascia il presidente Di Rella: "Dimissioni irrevocabili"

L'atto è stato firmato questa mattina: "Goccia che ha fatto traboccare il vaso. Resterò nel gruppo Misto fino alla fine della consiliatura". Si apre la partita per la successione

La firma è stata apposta sul documento: dalle 18 saranno formalizzate le dimissioni "irrevocabili" di Pasquale Di Rella dalla Presidenza del Consiglio comunale di Bari. a decisione era nell'aria da qualche giorno. La "goccia che ha fatto traboccare il vaso", come lui ha detto in conferenza stampa, è stata la bocciatura della proposta di aumentare la frequenza delle sedute spostandole al mattino, per consentire "lo smaltimento dell'arretrato", elemento segnalato più volte proprio da Di Rella, sullo scranno pià alto dell'aula dal 2009, che a novembre 2016 annunciò nuovamente un passo indietro, vicenda conclusasi con una rielezione da una maggioranza notevole dei componenti dell'aula: "In quell'occasione - spiega - elencai  le motivazioni del mio atto, ovvero troppe censure nei confronti di assessori che non rispondevano alle interrogazioni, ma soprattutto la presenza di 70 punti all'ordine del giorno da smaltire. A dicembre siamo arrivati anche a 85. Nel corso del 2017 su 62 convocazioni ben 27 sono state infruttuose. La Pubblica Amministrazione che non produce atti ma chiacchiere rappresenta un costo per i cittadini". 

"Consiglio ridotto a un debitificio"

Troppi, secondo Di Rella, anche i debiti fuori bilancio da approvare, con il Consiglio "trasformato in ufficio burocratico bis". Sedute di mattina, dunque, "per evitare le figuracce delle ultime settimane da parte di assessori per delibere scritte male". Di Rella critica l'atteggiamento del centrosinistra in aula: "Le prove muscolari - spiega - si fanno per strada. Imporsi con la forza di numeri rimpolpati con chi non era con Decaro, imbavagliando le minoranze, è un modo che non mi appartiene. Non condivido il comportamento di questa maggioranza, ma ciò non significa che non sosterrò proposte dalla Giunta se fossero nell'interesse dei cittadini". Di Rella fa un mini bilancio dell'attività dell'amministrazione Decaro: "Il primo cittadino - afferma - è un buon sindaco. Il Consiglio, invece, è stato in qualche modo ridotto a un debitificio, con pochi argomenti qualificanti approvati". Il presidente dimissionario non ha intenzione di rientrare dal passo indietro, né, sembra, dalla Maggioranza, ci siano i margini per una riconferma. Quale sarà il futuro di Di Rella in aula Dalfino? "Resterò nel Gruppo Misto e non aderirò ad altri gruppi politici fino alla fine della Consiliatura. Dopodiché ognuno di noi è libero. Per la verità, già molti, nel centrosinistra, lo sono da prima". Dopo le dimissioni si aprirà la 'partita' sulla successione: il tempo, però, non stringe. I prossimi consigli che si svolgeranno l'11 e il 12 non saranno ordinari, quindi bisognerà attendere altro tempo per inserire all'ordine del giorno l'argomento riguardante la designazione del nuovo numero 1 dell'aula Dalfino.

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