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Elezioni Santeramo 2012 Santeramo in Colle

Giovanni Riviello per Santeramo: "Vorrei cominciare dalle più piccole cose e ascoltare la gente"

Il 45enne candidato dal centrodestra santermano racconta a Bari Today il ritorno sulla scena politica. Spiega la sua candidatura,le speranze per la sua cittadina e il mancato dialogo con l'UDC

“Santeramo ha bisogno di tante cose ma non voglio fare promesse, parlare per luoghi comuni o con slogan  ricorrenti nelle campagne elettorali: la gente è stanca di ascoltare piuttosto deve essere ascoltata”.  E’ uno stralcio della nostra chiacchierata con l’avvocato Giovanni Riviello il candidato scelto dal centrodestra per le prossime amministrative del 6-7 Maggio.

“Sono laureato in Giurisprudenza, ho 45 anni ed esercito la pratica forense  presso uno studio associato che non intendo lasciare anche nel caso di una mia elezione.  Non ho mai voluto fare il politico per professione”. Giovanni Riviello non è un nome sconosciuto nella recente storia politica santermana  e nemmeno nella sala consiliare di Piazza Dott. Simone;  è stato già consigliere e capogruppo di Forza Italia durante il triennio '95-'98,  coordinatore della sezione cittadina dello stesso partito fino al 2001 quando decide di ritirarsi per dedicarsi completamente alla sua professione.

E  cosa le ha fatto cambiare idea?

“La mia candidatura è stata un fulmine a ciel sereno anche per me.  Mi hanno candidato tutti i partiti di centro destra  perché solo sul mio nome hanno trovato una convergenza: metteva d’accordo tutti”.

Ha accettato subito o ha avuto dubbi ?

“Certo i miei dubbi li ho avuti ma alla fine mi hanno chiesto di farlo per rendere una sorta di servizio, se così vogliamo dire, all’area politica in cui da sempre mi riconosco e che ha bisogno in questo momento più che mai di rinnovarsi. Ci sono infatti tanti giovani nelle liste, molti anche alla prima esperienza ed è per me davvero una bella prospettiva”.

La sua coalizione è formata da Alleanza di Centro Pionati, Movimento Schittulli, PDL, Puglia Prima di tutto. Come mai l’UDC non si è riconosciuta in questo schieramento?

"La scelta era stata fatta sin da prima che venisse fuori il mio nome quindi non c’era più dialogo né interlocutori. Credo che questa scelta,  sia stata fatta più per motivi personalistici che politici: Casone è il coordinatore sfiduciato del PDL  e nelle liste dell’UDC si sono candidati proprio i consiglieri che hanno sfiduciato la vecchia amministrazione. Penso si tratti di rancori”.

Cosa propone per Santeramo, attualmente di cosa ha bisogno questa cittadina?

“Ha bisogno di tante cose ma non voglio fare promesse  o parlare per luoghi comuni o con slogan  ricorrenti nelle campagne elettorali: la gente è stanca di ascoltare piuttosto deve essere ascoltata. Bisogna fare i conti con una crisi mondiale, i tagli ai Comuni, il Patto di Stabilità e non è certamente semplice. Quindi vorrei iniziare dalle piccole cose con la speranza che nel frattempo gli effetti di questa crisi si attutiscano”.

Cosa intende per piccole cose?

“Quelle cose che si percepiscono parlando con la gente: uno stato di degrado e di dissesto della rete viaria o lo stato di abbandono delle nostre piazzette. Ecco partirei innanzitutto da un miglioramento del decoro urbano almeno per renderla più vivibile e accogliente.

Ma quali sono i problemi maggiori?

“La crisi del salotto. Ciò che ha costituito motivo di ricchezza negli anni passati oggi si rivela una palla al piedeSperiamo che si riescano a trovare soluzioni e mi riferisco alle trattative ai tavoli ministeriali; io ho da sempre sostenuto una riconversione perché non possiamo rimanere una cittadina monoculturale”.

Perché i cittadini dovrebbero avere nuovamente fiducia in una coalizione di centrodestra  dopo  la conclusione non felice della precedente amministrazione?

"La risposta è semplice. Il centro destra ha dimostrato di avere una base elettorale che supera il 70%. Ha quindi il dovere e la necessità di riproporsi ma non solo, deve proporre anche un rinnovamento. Gli appartenenti alla nostra area politica che hanno veramente  voglia di fare politica devono quindi venir fuori, ignorando le dicerie e manifestando il proprio dovere e sentimento civico”.

Cosa ne pensa della candidatura di un movimento così estremista?

"Il problema è che l’apologia del fascismo è stato messo da parte tra i reati perché è considerato superato. Il richiamo a capitoli bui della nostra storia non deve essere usato come mezzo di propaganda come molti fanno perché non ha senso richiamare alla memoria simili ricordi per farne uno sponsor da campagna elettorale. Io dico che sono aperto alla dialettica politica e incline al confronto".

Quali sono i prossimi appuntamenti?

“Stasera (4 aprile, ndr) incontro i 64 candidati presso il nostro comitato elettorale in via Netti, alle 20.00 . Sarà un'occasione per conoscerci meglio, dialogare e proporre”.

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