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Elezioni Santeramo 2012

Giovanni Riviello risponde a 19 ragazzi di quinta classe: "Conosco bene la vostra realtà"

Il candidato sindaco del centrodestra santermano risponde ad una lettera inviatagli in data 27 Aprile da alcuni ragazzi del circolo didattico "Hero Paradiso": racconta il suo sentirsi ancora bambino e le proposte che gli piacerebbe realizzare per loro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Al dott. Giovanni Battista Riviello

 Gentile candidato sindaco,

abbiamo letto in un libro che «tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi se ne ricordano». Non sappiamo se lei ricorda la sua infanzia. Sicuramente, come noi, aveva dei sogni e dei desideri da realizzare, delle domande da porre. Spesso le nostre voci non vengono ascoltate perché ci ripetono che siamo piccoli. Certo, abbiamo qualche anno in meno rispetto a lei, ma non possiamo essere messi all’angolo solo perché i grandi hanno voce in capitolo. Viviamo ogni giorno gli spazi della nostra città e, quindi, ci consideriamo attenti osservatori. Le parole sono utili, ma non quanto le azioni. E diventano belle se compongono una fiaba. Il paese in cui siamo nati e stiamo crescendo, però, non è una fiaba. Lei aspira a guidarlo e noi siamo preoccupati perché temiamo che gli “incidenti” possano compromettere il nostro futuro. Ecco perché abbiamo deciso di scriverle. È giusto che anche i bambini possano confrontarsi con quelli che i grandi chiamano politici. Le nostre richieste non sono tante. Non pretendiamo l’impossibile, non è da noi. Perché si rivolge solo agli adulti? Perché non viene nelle scuole che quotidianamente ci ospitano per trascorrere un giorno con noi? Come fa a sapere dei nostri bisogni se non li conosce? È un invito che le rivolgiamo perché abbiamo la necessità di qualche sicurezza in più per il nostro futuro. In fondo Santeramo appartiene anche a noi. Perché non ci aiuta a far capire agli adulti quanto sia importante fare la raccolta differenziata? Le nostre strade appaiono tappezzate di grosse buche e in diversi punti le strisce pedonali non si vedono più. Potrebbe essere un pericolo per grandi e piccoli, anche perché vere e proprie voragini costringono a fare lo slalom. Per esempio in via Matera, dove c’è anche un dosso dissuasore di velocità senza alcuna segnaletica che ha già provocato incidenti. I lavori di riqualificazione di piazza Berlinguer sono rimasti a metà e questo non ci permette di andare a fare una passeggiata o di giocare a pallone o semplicemente di leggere un libro all’ombra degli alberi. Prima i bambini che andavano al catechismo nella parrocchia del Sacro Cuore accorciavano la strada passando dalla piazza, ora non più. È uno spazio che ci è stato tolto e che ospitava la nostra allegria anche dopo la scuola. Avevamo già chiesto di intervenire al sindaco Vito Lillo. E poi non ci sono più i marciapiedi e i pedoni rischiano di farsi male. Vogliamo che la biblioteca comunale venga riaperta e chiediamo più attenzione nei confronti del fenomeno del randagismo. Abbiamo bisogno di sedie e banchi nuovi. L’illuminazione pubblica non sempre funziona e spesso rimane accesa di giorno. Non si potrebbe risparmiare aggiustandola? Anche un centro per disabili non sarebbe male. È un sogno vedere i cittadini in bicicletta, ma si possono istituire domeniche ecologiche per tutta la primavera e l’estate. Abbiamo anche pensato a dei corsi gratuiti di formazione per chi, purtroppo, non ha lavoro. E un po’ più di verde per noi. Non sarebbe male completare il teatro che si trova a piano terra della nostra scuola. Avremmo più spazio per la nostra creatività. Capiamo bene che voi abbiate altri problemi a cui pensare, ma provate ad ascoltarci e ad esaudire i nostri desideri. Santeramo sarà un paese più bello perché le promesse fatte ai più piccoli si mantengono sempre. I diciannove bambini delle classi quinta C e D del primo circolo didattico “Hero Paradiso” che stanno frequentando il Pon “Scrivo, riscrivo, pubblico”.

Santeramo 27 Aprile 2012

Cari Ragazzi,

ho letto con grande passione la vostra lettera.  Ricordo benissimo di esser stato bambino anzi, spesso, mi viene rimproverato di esserlo tutt'oggi a causa della mia troppa passione che, nel mondo degli adulti, viene spesso confusa con "ingenuità". Ho sempre avuto e continuo ad avere sogni da realizzare e domande da porre. Non mi sono mai scoraggiato se nessuno mi rispondeva, anzi ho sempre tirato "dritto" in quanto ritengo che, l'esser alle volte "testardi", possa aiutare a raggiungere i propri desideri.

Conosco molto bene la vostra realtà scolastica in quanto mia moglie insegna nel vostro stesso Circolo Didattico ed i miei due fantastici figli hanno frequentato la vostra stessa scuola. Le problematiche sulla viabilità che avete sollevato sono da me condivise a pieno così come la questione del completamento di Piazza Berlinguer, del problema del randagismo, della carenza di pubblica illuminazione e del centro per disabili tanto che ho volutamente inserito queste tematiche al centro del mio programma amministrativo che intenderò realizzare qualora divenissi Sindaco di Santeramo.

Voglio incontravi insieme ai vostri coetanei per potervi salutare di persona, ascoltarvi e proporvi la riattivazione del Consiglio Comunale dei bambini, istituto già previsto nel nostro Regolamento Comunale che, a causa dei tanti "problemi" dei nostri politici, dopo il 2001 non ha più funzionato. La democrazia partecipata parte dal basso, non solo in abito di fasce sociali, ma anche anagrafiche poichè penso che gli occhi di un bambino, non avendo filtri, sono il reale specchio della realtà. Vi abbraccio con affetto.

Giovanni Riviello

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