"Nel processo che mi vede coinvolto per una presunta tentata raccomandazione, avevo chiesto, ormai un anno fa, il rito abbreviato, per consentire che si appurasse al più presto la mia estraneità ai fatti e per trovare la serenità necessaria a valutare una mia eventuale candidatura a sindaco di Bari. Stamattina, a processo praticamente finito, l’udienza è slittata ancora a causa di una procedura che ha previsto la nomina di un nuovo giudice. A questo punto, conservando il sacro rispetto che ho per la funzione e per il lavoro della magistratura, a cui ho affidato tutti i dettagli e gli elementi utili per procedere nel giudizio, è giusto che io valuti se candidarmi a sindaco di Bari. Lo devo ai tanti miei concittadini che in questi anni mi hanno più volte manifestato affetto chiedendomi espressamente di candidarmi".

In una nota Antonio Decaro, parlamentare Pd e consigliere delegato alla Mobilità del Comune di Bari, commenta lo slittamento della sentenza del processo con rito abbreviato in cui è imputato per un tentato abuso d'ufficio. Ieri, infatti, il tribunale ha comunicato che il processo - arrivato alle fasi finali - dovrà in parte ripartire da zero a causa della mancata conferma del gup davanti al quale si stavano celebrando le udienze. Alla luce di questa novità, Decaro, da più parti considerato il candidato sindaco favorito all'interno del centrosinistra, ma che non aveva ancora ufficializzato la sua posizione proprio in attesa della conclusione del processo, si è apertamente espresso sulla possibilità di candidarsi, annunciando di volerla valutare insieme ai cittadini.

 "Con loro - conclude Decaro nella nota  mi confronterò, come ho sempre fatto, per capire se la mia candidatura possa rappresentare realmente un valore e un'opportunità per migliorare la città che noi tutti amiamo."