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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Emiliano 'apre' al governo Lega-M5S: "Il programma? Compatibile con quello della Puglia"

Il presidente della Regione Puglia ai microfoni di SkyTg24 commenta l'attuale scenario politico nazionale: programma condivisibile ma con dei distinguo, a cominciare dall'accoglienza dei migranti

Dal programma del nuovo governo M5S-Lega, "con alcuni distinguo compatibile con quello della Puglia", al mancato accordo tra pentastellati e Partito democratico, di cui Renzi è stato il principale responsabile. In un'intervista a SkyTg24 il presidente della Regione, Michele Emiliano, commenta l'attuale scenario politico nazionale.

"Programma M5S-Lega compatibile con quello della Puglia"

“Mi auguro che il nuovo governo nasca perché sarebbe una catastrofe in una condizione come questa andare subito a votare. Lo ripeto, non è il mio Governo, non è il Governo che immaginavo. Io speravo in una sintesi ardita, ma sicuramente appassionante, tra Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico. Renzi ha fatto fallire questo progetto e a questo punto mi auguro che questo programma di governo, che nella sostanza, e con alcuni distinguo, è compatibile con il programma della Puglia, venga interpretato in modo adeguato”. “Se questo Governo Lega-Movimento 5 Stelle - ha aggiunto Emiliano - non dovesse rispettare i nostri principi, i nostri valori, i nostri interessi sanno già che cosa li aspetta – ha proseguito Emiliano - La Puglia è terra di accoglienza, noi la gente in mare non la ributteremo mai, la accoglieremo sempre, cercheremo di dare loro un lavoro, una casa, di essere solidali con tutti quelli che scappano dalla fame e dalla guerra. E su questo punto Salvini quando vuole può venire in Puglia e rendersi conto che tutto questo è una realtà e che lui non cambierà mai la natura dei pugliesi”.

"Speriamo in dialogo per Taranto"

“Con riferimento alla vicenda di governo - ha detto - l’errore politico del Partito Democratico è stato favorire una unità che sta diventando anche umana tra i due leader, perché Di Maio e Salvini adesso sono nella classica situazione di non ritorno, non possono tornare indietro. Questo Governo devono farlo e devono farlo durare cinque anni. Abbiamo spinto la gran parte del Movimento 5 Stelle, un movimento magmatico ma secondo me progressista, nelle mani di un partito della destra antieuropea, una catastrofe senza precedenti dal punto di vista dell'impostazione politica del PD. Mi auguro - da Presidente della Regione in una giornata tristissima - di poter almeno poter dialogare con questo Governo per la soluzione del problema della salute dei miei concittadini a Taranto, della salute degli operai e del loro posto di lavoro. Lo spero, visto che non sono riuscito mai in questi tre anni di Governo del PD a discutere né nel partito né in un rapporto col Governo, una cosa senza precedenti. Mi auguro di essere smentito nei miei timori su questa saldatura tra Movimento 5 Stelle e Lega proprio attraverso una buona soluzione della vicenda di Taranto. Angelo Fuggiano non tornerà a casa dopo il lavoro e i suoi due figli e la moglie non vivranno più il resto della vita con lui come sarebbe stato loro diritto e loro speranza”. “Il Movimento 5 Stelle - ha detto ancora Emiliano - è una forza a trazione meridionale, il suo leader è di Napoli e l'ipotesi che la salvezza di questo Paese possa passare da una leadership partenopea sarebbe una bella lezione per tutti quelli che invece hanno sempre pensato che dal sud non potesse nascere il riscatto dell'Italia”.

Il mancato accordo Pd-M5S: "Il Partito democratico rischia di schiantarsi"

“Sono stati i renziani a bloccare il Governo con il Movimento 5 Stelle, altrimenti a scrivere quel programma ci saremmo stati noi, una minoranza che oggi è quasi metà del partito. In queste ore avremmo spinto il Movimento 5 Stelle su approdi, dal punto di vista europeo e atlantico, ancora più evidenti e chiari e avremmo tenuto la destra e la Lega fuori dal governo. Ma tutto questo non è stato possibile, Renzi è il vero soggetto che ha battezzato questo Governo, lo ha voluto fortemente, con una teoria politicamente assurda e cioè che la non omogeneità tra Movimento 5 stelle e Lega avrebbe in qualche modo determinato il suo ritorno al potere. In questo momento tra i renziani e i non renziani c'è una differenza molto profonda, il partito democratico è stato sottoposto al massimo della tensione strutturale che è capace di sopportare, se continua così è chiaro che rischia di schiantarsi”. “Sono un vecchio ragazzo che era iscritto al Partito Comunista – ha concluso Emiliano - ho sempre vissuto facendo la lotta alla mafia, la lotta alla corruzione, dedicando tutta la mia vita al rispetto dei diritti dei più deboli e ho sempre cercato di fare del mio meglio, di essere leale con la Repubblica, giurando fedeltà sulla Costituzione tre volte. È chiaro che per me i partiti sono solo dei mezzi e non sono dei fini, ma io combatterò fino all' ultimo delle delle mie energie per strappare il Partito Democratico all' ipotesi che diventi il successore di Forza Italia nello schema politico italiano. Il Partito Democratico è l’erede del Partito Comunista, della Democrazia Cristiana, del Partito socialista, è un partito della sinistra europea e non potrà mai diventare il partito delle banche, dei petrolieri o delle persone che attutiscono le responsabilità dei potenti a scapito dei più deboli”.

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