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Presunte pressioni per la nomina di un commissario, Emiliano: "Accuse contro di me infondate, per il gip il fatto non sussiste"

Il presidente pugliese finito in uno dei filoni di indagine su Angelo e Napoleone Cera (oggi arrestati): il gip ha ritenuto che non ci sia prova di un presunto scambio elettorale che avrebbe coinvolto il governatore. Il commento: "Contento, ma voglio che Procura si convinca della mia estraneità"

"Il fatto non sussiste dice il Giudice di Foggia. Menomale che hanno fatto in fretta a restituirmi serenità e dignità". A parlare, con un post su Facebook, è Michele Emiliano. Soltanto ieri, il governatore pugliese aveva sempre scelto i social per annunciare di aver appreso di essere indagato insieme all'assessore al Welfare Ruggeri in uno dei filoni di un'inchiesta della Procura di Foggia, che ha portato oggi all'arresto del consigliere regionale de 'I popolari', Napoleone Cera, e del padre Angelo, ex deputato dell'Udc.

"Contento, ma interesse è che Procura si convinca della mia estraneità"

"Ad un solo giorno dalla notizia che vi ho dato sulla pendenza di un’indagine su di me - scrive Emiliano - posso annunciarvi che il Giudice competente ha ritenuto insussistente il reato di corruzione che mi veniva contestato. Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Foggia ha infatti accertato nell’ordinanza oggi illustrata dal Procuratore della Repubblica di Foggia Ludovico Vaccaro che le accuse contro di me totalmente infondate e prive di qualsiasi prova". "Tutta la mia vita professionale e politica -prosegue - è stata, è e sarà sempre orientata ad assicurare il rispetto del principio di legalità. Prendo atto con soddisfazione che quel che avevo spontaneamente anticipato ieri, quando ero all’oscuro delle valutazioni del GIP del Tribunale di Foggia, ha trovato piena conferma nella ordinanza, illustrata con grande correttezza ed obiettività in conferenza stampa dal Procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro. Il Giudice ha escluso totalmente la mia responsabilità per il reato di corruzione, ritenendo insussistente la prova della mia consapevolezza di un nesso causale tra la richiesta di nomina del commissario Asp e la richiesta di appoggio elettorale in favore del sindaco di San Severo. Lo stesso Procuratore Vaccaro, lealmente, ha ammesso che il GIP ha ritenuto insussistente il reato, aggiungendo che le indagini su questo punto dovranno proseguire per cercare eventuali prove di questo sinallagma che allo stato non sussistono. La conferma, ad un solo giorno dalla conoscenza di questi fatti, di quanto da me evidenziato a tutti voi cittadini, mi rende particolarmente contento, ma non mi basta. È mio preciso interesse che la Procura si convinca definitivamente della mia totale estraneità ai fatti contestati. La mia fiducia nella Giustizia è stata premiata e oggi posso ribadirla con grande felicità. Devo anche aggiungere che sia il Pubblico Ministero che il GIP sono stati corretti ed equilibrati nel gestire e valutare una fattispecie delicatissima in un momento elettorale altrettanto delicato".

L'episodio finito sotto la lente dei magistrati

L'episodio per cui i nomi di Emiliano e Ruggeri compaiono nelle indagini riguarda un presunto scambio elettorale. Tutto sarebbe scaturito dalla richiesta ai Cera, da parte del presidente  Emiliano, di sostegno elettorale per il sindaco Miglio a San Severo. Ma i Cera avrebbero chiesto - come sostiene la Procura - la nomina di un loro uomo come commissario dell’Asp di Chieuti. Richiesta avvenuta per il tramite di Ruggieri (che sul punto si è avvalso della facoltà di non rispondere). Nomina che, però, come ha sottolineato ieri lo stesso Emiliano, di fatto non è mai avvenuta. Il gip ha quindi sostenuto che non ci sia prova di collegamento tra le due richieste e rigetta la misura cautelare, perché non c’è prova del collegamento tra sostegno elettorale e nomina di scambio, e non c’è prova che il Governatore Emiliano fosse a conoscenza della richiesta. In merito, la Procura di Foggia valuta il ricorso.

Opposizioni all'attacco

Intanto, dal centrodestra ai Cinque Stelle, l'opposizione attacca il governatore. "Tutti i protagonisti di questa vicenda devono dimettersi", dicono in una nota i consiglieri pentastellati.


 

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