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Scossone nel centrodestra verso le Amministrative 2019: nuovo commissario per Forza Italia, D'Attis subentra a Vitali

Cambio al vertice regionale dei forzisti, nelle settimane in cui sono in corso le trattative per i candidati alle Comunali del prossimo anno, tra cui quello da lanciare nella sfida di Bari

Forza Italia cambia il vertice del partito in Puglia: Mauro D'Attis è il nuovo commissario regionale e sostituirà Luigi Vitali. L'annuncio è arrivato in una nota del presidente di Fi, Silvio Berlusconi che ha nominato anche il numero 2 dei forzisti nella regione. Al deputato D'Attis, infatti, sarà affiancato come vice il senatore Dario Damiani. Berlusconi, oltre ad inviare gli auguri di buon lavoro ai nuovi vertici regionali, ha ringraziato Vitali per "l'importante lavoro svolto in questi anni".  La scelta di D'Attis arriva in un momento delicato del tavolo sulle amministrative del centrodestra in Puglia, in particolare per la scelta del candidato di coalizione per le Comunali di Bari 2019. Nei giorni scorsi gli alleati di Fi hanno chiesto più volte le primarie per la scelta del nome da mettere in campo.

D'Attis ha commentato la nomina su Facebook: "Abbiamo davanti a noi - scrive in un post impegni elettorali decisivi che si incrociano con l’attività nazionale e locale del nostro Partito sulle tematiche più importanti. La nostra visione della politica, della economia e della società è distinta e distante da quella pentastellata del Governo nazionale e da quella del Governo regionale. La nostra missione è di costruire un grande Partito in una grande coalizione che, presto e in Puglia innanzitutto, siano interlocutori credibili delle categorie produttive, dei lavoratori, dell’associazionismo, delle famiglie e delle fasce più deboli della popolazione. Forza Italia in Puglia - aggiunge d'Attis - sarà attenta alla collaborazione con tutte le forze politiche alternative alla sinistra e al movimento dei 5 Stelle e, ovviamente, ai Partiti tradizionalmente nostri alleati. Come ha già delineato il Presidente Berlusconi dobbiamo aprire il partito alle liste civiche di centrodestra che possono diventare anche nostri dirigenti anche senza prendere la nostra tessera. Dobbiamo essere una formazione politica aperta ai cattolici, ai liberali e agli amanti dell’Italia e della libertà”.

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