Tre atti intimidatori in pochi giorni, ai danni di altrettanti sindaci pugliesi. Prima l'episodio di Ruvo, poi quello che ha visto coinvolto il primo cittadino di Terlizzi, infine il caso di Peschici.

Un'escalation di minacce e intimidazioni, quella registrata nella nostra regione, che ha fatto scattare l'allarme su una criminalità che 'alza il tiro' cercando di spaventare chi, come i sindaci, opera in prima linea sui territori.

"Gli attacchi agli amministratori locali si susseguono con frequenza quasi quotidiana - afferma in una nota il presidente di Anci Puglia, Gino Perrone - Ribadisco che la situazione ha raggiunto livelli di priorità emergenziale, in qualità di presidente Anci Puglia e in veste di Senatore, ho richiesto di essere ricevuto dal Ministro Minniti assieme ad una delegazione di sindaci pugliesi. Serve segnale forte dello Stato per garantire incolumità personale e istituzionale degli amministratori locali, per consentire di svolgere mandato in un clima di sicurezza e legalità".

Il presidente nazionale Anci, il sindaco di Bari Antonio Decaro, ha fatto sapere in queste ore di aver chiamato il ministro dell'Interno. "Abbiamo un problema quasi quotidiano", ha detto Decaro, ricordando come i sindaci siano "sono le persone più esposte, più vicine ai bisogni dei cittadini". Citando il presidente Mattarella, il presidente nazionale Anci ha sottolineato anche come, proprio per il loro ruolo, i sindaci possono essere anche "le persone più esposte nei confronti della criminalità organizzata". "Abbiamo la necessità di stare insieme - ha concluso - e di non mollare".