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Legge elettorale, presentata la proposta bipartisan per la parità di genere

L'assessore regionale al Welfare Elena Gentile ha presentato oggi la proposta di modifica alla legge elettorale pugliese per garantire una pari presenza dei due sessi nel Consiglio regionale. Trasversale il consenso politico intorno alla proposta

Modificare l'attuale legge elettorale regionale introducendo degli emendamenti che consentano di garamtire una pari presenza tra uomini e donne all'interno del Consiglio regionale. Una proposta, quella presentata oggi dall'assessore al Welfare Elena Gentile, che raccoglie il consenso bipartisan delle donne che attualmente siedono in via Capruzzi.

Le eventuali modifiche riguarderebbero la legge 28 gennaio 2005 - n. 2, con l'introduzione di un emendamento che prevede che in ogni gruppo di liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 50%, pena l'impossibilità di presentare la lista. Inoltre, la proposta prevede una doppia preferenza: l'elettore può esprimere uno o due voti di preferenza. Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare una candidata donna e l'altra un uomo della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.

Il dibattito sulla necessità di una più equa rappresentazione dei sessi all'interno del Consiglio regionale si era aperto due settimane fa, quando la decisione del Tar del Lazio di sciogliere la giunta Alemanno per mancato rispetto delle "quote rosa" aveva avuto echi anche nella politica barese, con il sindaco Emiliano primo "imputato" per la presenza di una sola donna nella sua giunta. Ma era stato proprio il sindaco di Bari a sollecitare la riflessione intorno alla necessità di cambiare la legge elettorale pugliese in direzione di una maggiore "parità dei sessi", una proposta sulla quale le rappresentanti femminili di via Capruzzi lavoravano da tempo, con l'assessore Elena Gentile in testa.

"Oggi abbiamo presentato la nostra idea di democrazia partecipata - ha detto l'assessore Gentile - dopo un percorso di confronto durato sei anni con associazioni e organismi di parità. Introduciamo il modello della doppia preferenza, considerandolo il modello più equilibrato, conosciuto come modello 'campano', che ha portato in Consiglio più donne. In più rispetto alla Campania c'è la parità del numero dei candidati. "La proposta avrà successo solo se sarà sostenuta da tutti - ha detto ancora Gentile - Se non sarà sostenuta dai gruppi, faremo una proposta di legge di iniziativa popolare. Ma sono certa che avremo sostegno, a partire dal presidente Vendola che ci saluta e ci incoraggia".
 

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