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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Lo Spillo | Verso le elezioni: tra comitati e tatticismi, non dimentichiamoci della città

Riflessioni sparse sulla città (e non solo) - Rubrica a cura di Antonio Scotti

I comitati elettorali si stanno aprendo. In alcuni casi reali, in altri invece assumono le fattezze di tavoli, conferenze e strategie che sanno più di vecchia politica che di costruzione del presente. La destra è afflitta dall’incapacità di individuare una persona in grado di non appiattirsi sul leghismo in salsa barese e preferisce prendere tempo. Chissà ancora per quanto. La sinistra barese sembra pronta a venir fuori, in parte dando ulteriore slancio al cammino associativo avviato all’interno de “La Giusta Causa”, in altri casi andando in solitaria. 

Ma al di là di ogni cosa, le comunali arriveranno in contemporanea con le Europee, nei mesi in cui  una probabile procedura di infrazione di Bruxelles sulla manovra finanziaria metterà il Paese in una condizione di palese difficoltà. Il pericolo di uno spread al rialzo, la tenuta di Palazzo Chigi e la questione europea avranno necessariamente il sopravvento nel dibattito dell’opinione pubblica e così la discussione sulla Bari che verrà rischia di essere assottigliata dalla rilevanza delle elezioni europee e dai toni burrascosi che si profileranno tra Roma e Bruxelles. 

Quanto una prospettiva del genere possa favorire Lega e 5 stelle è difficile da stabilirsi, fatto sta che l’unico dibattito di cui la città ha bisogno è quello che riguarda il suo futuro, la continuità o la discontinuità con quanto si sta facendo, il rapporto con il Mediterraneo, la lotta alla criminalità. E poi le opere da costruire, la manutenzione ordinaria da programmare, le politiche di welfare da rilanciare senza trascurare l’annoso nodo delle periferie che vanno riconnesse alla città. Insomma, servirebbe confrontare i programmi dei candidati rifuggendo da alchimie tattiche e  avendo chiare le alternative in campo ed evitando che il prossimo consiglio comunale finisca con l’essere, alla stregua di quello uscente, una scacchiera dagli schieramenti mobili. Spesso si è abusato della parola partecipazione, arte nobile che prevede però delle condizioni: la chiarezza della partita, la credibilità degli interlocutori e le reali possibilità d’intervento dei cittadini. Ecco, s’inizi a ragionare su questo. 

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