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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Omicidio al Libertà, Decaro: "Episodio inaccettabile, la città deve reagire"

Il sindaco si dice sconvolto per la morte del 25enne Flori Mesuti, ucciso per aver cercato di sedare una lite tra ragazzini, e lancia un appello contro l'omertà: "Non possiamo continuare a subire tutto questo. E' arrivato il momento di dire basta"

"Quello che è successo al giovane Flori Mesuti è inaccettabile, inumano. Io sono sconvolto e non posso accettare che nella mia città succedano cose di questo tipo. Fosse uno schiaffo, uno spintone o una parola un po' più forte, un ragazzo di 25 anni non puo perdere la vita per aver cercato di sedare una lite tra ragazzini".

Sono parole piene di amarezza e dolore quelle del sindaco Antonio Decaro, scritte su Facebook per commentare l'agguato avvenuto venerdì sera in via Crisanzio, in cui ha perso la vita un giovane albanese. Ucciso, secondo la pista ritenuta per ora più probabile dagli investigatori, per aver rimproverato, forse schiaffeggiato, il ragazzino 'sbagliato', imparentato con alcuni pregiudicati della zona. Un movente assurdo, e per questo ancora più inquietante, perchè spia di una violenza cieca che non distingue nessun limite.

"Sono stato ragazzino anche io - esordisce il sindaco riferendosi al presunto movente dell'agguato - E come tutti i ragazzini ho giocato per strada e spesso litigato con i miei coetanei. A volte ci si arrabbia e si cerca di far valere le proprie ragioni, spesso si arriva a uno spintone, o a uno schiaffo, al quale si risponde con la stessa moneta. Perché si è ragazzi e si sbaglia, ma poi si torna a giocare a pallone insieme".

"Confido nella giustizia -scrive ancora Decaro - e spero che queste persone ricevano il trattamento che meritano". Poi il primo cittadino lancia un appello diretto ai baresi. "Ma è anche la città che deve reagire. Non possiamo continuare a subire tutto questo. Non possiamo convivere con queste persone come se nulla fosse, li conosciamo, sappiamo chi sono, abitano nella porta accanto alla nostra e li salutiamo quando li incontriamo. E' arrivato il momento di dire basta, di puntare il dito contro queste persone, si devono vergognare, devono sentire il peso dei nostri sguardi. Sguardi che devono toglierli la pelle dal corpo. Solo così riusciremo a liberare la nostra città da queste persone piccole che si sentono grandi e pensano di avere potere solo perché hanno una pistola in tasca. Io voglio dire basta e spero che tutti i baresi scelgano di dire basta insieme a me".

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