Un sondaggio telefonico rivolto ai cittadini baresi per chiedere se si sentono sicuri nelle areee più "trafficate" della città, come piazza Cesare Battisti e piazza Umberto. L'iniziativa del Comune, intitolata "Bush" - Bari urban service hub - e rivolta ad una platea di 2500 persone, non ha mancato di sollevare polemiche da parte dei consiglieri comunali di centrodestra, preoccupati soprattutto dai costi, che superano i 40mila euro, e dall'effettiva utilità del progetto. I consiglieri Irma Melini e Domenico Di Paola hanno tenuto un incontro stamattina a Palazzo di città per sollevare i loro dubbi in merito al sondaggio.

"Ritengo preoccupante - ha spiegato la Melini - che questa Amministrazione affidi le proprie politiche sulla sicurezza e sul contrasto alla delinquenza ad un sondaggio rivolto a 2500 cittadini su un totale di 320.000. Altrettanto grave è che lo staff del sindaco abbia dichiarato che il sondaggio servirà ad esempio per comprendere se avviare il progetto delle pensiline intelligenti alle fermate degli autobus, visto che le pensiline neanche ci sono per proteggere i nostri concittadini da pioggia e sole". Il consigliere ha poi concluso dichiarando che Decaro avrebbe fatto meglio a non eliminare il ricevimento dei cittadini il martedì o a rendere più produttive le giunte territoriali.

"Sono spot inutili - ha aggiunto Di Paola - che non migliorano la percezione della sicurezza dei baresi e non migliorano le nostre politiche che io avrei immaginato fossero affidate più che ad un sondaggio, al lavoro del Comitato per l'ordine e la sicurezza e all'operato delle forze dell'ordine e della polizia municipale.
Invece, quest'ultima è impiegata a raggiungere il traguardo degli oltre 10 milioni di euro ricavati dalle multe,più che a presidiare il territorio".