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Primarie, lettera del Pd pugliese: “Emiliano e D’Alema non candidatevi”

In vista della consultazione dell'8 dicembre, deputati e consiglieri regionali chiedono ai due contendenti di fare un passo indietro: "Favorite insieme la vittoria del centrosinistra alle comunali"

Evitare la lotta tra titani per non ritrovarsi un partito più diviso di prima. E’ questa, in sintesi, la riflessione condivisa da una larga parte del Pd barese e trasmessa ai diretti interessati, Massimo D’Alema e Michele Emiliano. La questione risale a qualche giorno fa, quando l’ex Presidente del Consiglio ha annunciato la sua candidatura a sostegno della lista Gianni Cuperlo. Un messaggio chiaro e tondo nei confronti di Michele Emiliano, capolista nella lista di Matteo Renzi.

L’esito delle convenzioni provinciali hanno mostrato quanto l’ala dalemiana sia tutt’altro che minoritaria. In provincia di Bari, infatti, i cuperliani riescono ad avere la meglio sui renziani. Una tendenza che non trova conferme a Bari, dove invece il sindaco ha deciso offrire al suo collega fiorentino il suo sostegno per la conquista della segretaria nazionale. Il tentativo di D’Alema è sicuramente quello di arginare il ruolo di regista che Emiliano  sta assumendo in buona parte delle scelte del Pd regionale.

Ma ciò che rischia di emergere il giorno dopo le primarie è l’immagine di un partito divorato dal correntismo e per nulla ricompattato di fronte alle prossime scelte elettorali. Per questo deputati, consiglieri regionali baresi ed altri influenti esponenti del partito hanno scritto una lettera chiedendo ufficialmente ai due contendenti di ritirare la loro candidatura alle primarie che si svolgeranno l'8 dicembre. Tra i firmatari della missiva ci sono Franco Cassano, Dario Ginefra, Antonio Decaro, Gero Grassi, Alberto Losacco, Gianni Giannini, Guglielmo Minervini, Enzo Lavarra e Mario Loizzo. “Rinunciate alla pur legittima aspirazione di candidarvi a Bari e favorite la vittoria del centrosinistra alle comunali”, si legge. “Nella prossima primavera il centrosinistra barese sarà chiamato ad affrontare una difficile prova elettorale e non sarà semplice trovare un candidato all’altezza del sindaco uscente”, continuano.  “Il Pd ha la responsabilità di concorrere alla scelta di un nome prestigioso che unisca. Ma se predichiamo unità, uniti dobbiamo apparire: è la precondizione per vincere a Bari”.

Sembra che D’Alema stia meditando ritiro della candidatura, dopo che ad averglielo chiesto è stato Emiliano in persona. Quest’ultimo commentò in modo sferzante la scelta dell’ex presidente del Consiglio di candidarsi arrivando a definire “disgustosi quelli che votano un uomo in letargo da vent’anni solo per obbedire al padrone decaduto del partito”. La frattura ora sembra ricomposta e presto potrebbe arrivare un comunicato in cui i due fanno un passo indietro.

A prescindere da come andrà finire l’8 dicembre, in Puglia il Pd avrà diverse gatte da pelare. La probabile vittoria di Renzi difficilmente potrà coincidere con una ricomposizione delle correnti. La sfida delle amministrative rimetterà in luce le divisioni. Antonio Decaro rimane il candidato su cui buona parte del Pd sta guardando, ma sul suo capo pende l’interrogativo sull’esito del processo in cui è indagato per abuso d’ufficio. Il deputato barese ha chiamato il partito ad assumere una decisione insieme ai cittadini, ma ora si attende l’esito delle primarie dell’8 dicembre per capire anche gli assetti nazionali. Pietro Petruzzelli scalpita e continua la sua campagna elettorale. Alfonsino Pisicchio ha dichiarato di voler far parte della gara, così come Giacomo Oliveri di Realtà Italia.  Le primarie per il candidato sindaco? Forse a gennaio.

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