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Punta Perotti, Emiliano: "Basta speculazione politica, demolire era un obbligo"

Dopo la notizia dell'indennizzo pagato dallo Stato ai Matarrese, il primo cittadino convoca una conferenza stampa per fare chiarezza: "La mia ammnistrazione non c'entra con il risarcimento, demolendo ho obbedito ad una sentenza"

"Oggi ancora una volta, dopo aver scritto un libro e rilasciato diverse dichiarazioni – ha dichiarato Emiliano - il cavalier Matarrese si esibisce cercando di passare per vittima, e peraltro continuando a minacciare i baresi di un ipotetico risarcimento danni". Dopo la diffusione della notizia relativa al risarcimento pagato dallo Stato alla famiglia Matarrese per Punta Perotti, il sindaco Emiliano convoca una conferenza stampa per  "ribadire per l’ennesima volta la verità dei fatti".

Il primo cittadino difende il suo operato e sottolinea il "tentativo inutile di coinvolgere la mia amministrazione e me personalmente in una vicenda che non ci riguarda. L'unica cosa che Emiliano ha fatto - ha detto parlando di sè in terza persona - è obbedire a una sentenza. Nella vicenda che ha portato lo Stato a dover risarcire l'azienda di Michele Matarrese la mia amministrazione non ha alcun ruolo".

"L'abbattimento dell'immobile di Punta Perotti non c'entra nulla - ha aggiunto Emiliano - con il risarcimento ottenuto (che riguarda la confisca, ndr) e quindi dare l'impressione che io abbia qualcosa a che fare con questo risarcimento è un'azione che a questo punto rasenta la diffamazione. Se dovesse il cavaliere Matarrese ripetere per l'ennesima volta questo concetto io lo querelerò". "Dunque - ha continuato il sindaco - nessun risarcimento sarà mai dovuto dal Comune di Bari, ma se fosse dovuto sarebbe attribuibile alla condotta di un'altra amministrazione. La mia amministrazione ha solo demolito l'immobile e lo ha fatto correttamente. Se non avessi demolito Punta Perotti - ha concluso Emiliano - avrei commesso un reato che si chiama omissione di atti d'ufficio".

Il primo cittadino ha poi parlato di una "speculazione politica su Punta Perotti". "Ci avviciniamo alla campagna elettorale - ha affermato Emiliano - e io sono certo che il cavalier Matarrese vorrà svolgere un ruolo. Il ruolo che svolgevano i Matarrese prima che io diventassi sindaco, cioè mettere le mani un po' dovunque al fine di perseguire propri personali interessi. Questo è un fatto legittimo per un'impresa".

"È però mio dovere avvertire - ha proseguito Emiliano - la città che per quello che sarà nelle mie forze, io cercherò in tutti i modi di impedire a questo gruppo industriale, e in particolare al cavaliere Michele Matarrese che è il capo di questo gruppo, di ritornare a dettare legge in questa città approfittando del connubio molto particolare tra gestione di una squadra di calcio, esercizio dei diritti politici, potenza economica ed industriale. Questo triplice conflitto, - dice ancora Emiliano - pur non rilevante ai fini di legge, io lo giudico molto negativo dal punto di vista politico".

"Proseguirò una battaglia senza esclusione di colpi, - ha concluso il sindaco di Bari - facendo valere le ragioni della libertà di questa città contro un gruppo industriale che pretende in molti settori di dettare ancora oggi il suo punto di vista utilizzando, questa volta, la sentenza della Corte di Giustizia".

"Il parco costruito dove un tempo sorgevano i palazzi - ha concluso Emiliano - adesso ''è di proprietà dei lottizzanti, quindi della società dei fratelli Matarrese che non lo hanno ancora voluto prendere in consegna, quindi noi lo abbiamo ancora in custodia. È un'area che è stata migliorata. La demolizione di un immobile abusivo arricchisce il proprietario dell'area perché l'area ridiventa commerciabile. Rispetto a questo - ha detto il sindaco - il Comune di Bari ha diritto, sia per le spese di demolizione sia per quelle di costruzione del parco, ad avere nei limiti del cosiddetto ingiustificato arricchimento soldi dai Matarrese, quindi esattamente il contrario di quello che il cavalier Matarrese dice".

(Fonte Ansa)

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