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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Regionali 2020, il tavolo del centrosinistra: "Primarie entro novembre". Ma i 'dissidenti' non ci stanno: "Prima confronto e proposte"

Si riaccende lo scontro in vista dell'appuntamento elettorale: alcune forze hanno deciso di non partecipare al vertice convocato oggi dal segretario pugliese del Pd Lacarra, annunciando invece per il 21 settembre "una grande assemblea per definire il programma"

Da una parte il documento politico diffuso oggi al termine del tavolo regionale del centrosinistra pugliese, convocato dal segretario del Pd pugliese Marco Lacarra, che ribadisce la volontà di fissare "un momento partecipativo e democratico per le Regionali e le Amministrative 2020, nonche’ per la designazione definitiva del candidato Presidente", da concludere "non oltre il novembre 2019". 

Dall'altra ci sono i 'dissidenti', le forze di centrosinistra che nella giornata di domenica hanno diffuso una nota preannunciando, per il prossimo 21 settembre, "una grande assemblea a Bari per definire il programma" in vista delle Regionali, declinando così l'invito a partecipare al tavolo di coalizione. A siglare la nota che preannuncia "Gli Stati generali delle Idee", sono l'associazione La Giusta Causa che fa capo all'avvocato Michele Laforgia, La Puglia in Più di Dario Stefàno, i dem Elena Gentile e Fritz Massa, e il consigliere Mimmo Santorsola con Sinistra Italiana.

"Nel febbraio scorso - ricordano i sottoscrittori nella nota - abbiamo convocato un confronto pubblico sulle condizioni e le prospettive della sinistra in Puglia, non a caso denominato Prima le idee, a seguito della volontà, espressa da alcuni rappresentanti dell’attuale maggioranza, di indire le primarie per scegliere il candidato presidente alla Regione con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato e senza alcuna discussione sul merito delle politiche regionali. A nostro avviso questa scelta costituiva un maldestro tentativo di tutelare il ceto degli “eletti” e avallare l’allargamento della coalizione, originariamente di centrosinistra, a esponenti e rappresentanti della destra, prescindendo da qualsiasi giudizio sulle scelte del governo regionale". "Oggi il cosiddetto “tavolo del centrosinistra” - prosegue la nota - ripropone, a distanza di pochi mesi, lo stesso, identico schema al solo scopo di stroncare sul nascere qualsiasi discussione sul futuro della coalizione, ignorando le numerose e autorevoli voci dissenzienti anche dall’interno del Partito Democratico. Alla richiesta di indire le primarie nel 2020 per consentire una partecipazione più larga e una discussione approfondita sul programma, si è risposto con il sarcasmo e l’ostinata riaffermazione della propria, presunta autosufficienza. È quindi necessario riprendere e proseguire il percorso avviato dall’assemblea del 23 febbraio scorso per arrivare a un confronto fra proposte, e non solo fra candidati, con regole chiare e in tempi adeguati. Ignorare questa necessità sarebbe un errore che la sinistra non può permettersi: abbiamo bisogno più che mai di idee nuove per la rigenerazione politica e sociale della Puglia".

Sulla spaccatura interna al centrosinistra che si sta palesando in queste ore è intervenuto anche il presidente della Regione Michele Emiliano, che ha da tempo annunciato la sua ricandidatura: "Il tavolo è compatto - ha commentato Emiliano - c'è un'organizzazione ulteriore che sta tentando di mettere insieme una candidatura per le primarie, ma questo mi sembra un fatto positivo. L'unità del centrosinistra è importantissima, però se qualcuno sta giocando per farci perdere le elezioni con la scusa di ricostruire la sinistra, ci batteremo come leoni".

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