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Sabato, 20 Aprile 2024
Regionali 2020

Centrosinistra verso le primarie, Emiliano: "Esito non scontato. Il 12 gennaio sarà una festa della democrazia"

Il governatore da Lecce parla dell'appuntamento per la scelta del candidato presidente della coalizione. La stoccata al centrodestra: "Giocano a testa o croce i nomi pugliesi sui tavoli romani a prescindere dalla Puglia"

Le primarie come "metodo", come strumento di partecipazione dal basso "da manutenere" e "custodire", per portare avanti "una bella storia scritta dai pugliesi". A poco più di due settimane dall'appuntamento, Michele Emiliano da Lecce parla delle primarie del centrosinistra del 12 gennaio che decideranno il candidato presidente della Regione alle Regionali 2020. A sfidare il governatore uscente altri tre candidati: Elena Gentile, Fabiano Amati e Leo Palmisano.

"Possono votare tutti e mi auguro che ogni Comune abbia un seggio grazie a questa grande macchina organizzativa - ha detto Emiliano - Di questi tempi l'alternativa è far scegliere il candidato a Milano o a Roma. Ed è mortificante per un popolo come quello pugliese far scegliere i propri candidati ad altri. Dobbiamo manutenere questo strumento che ci siamo conquistati nel 2005, dobbiamo fare in modo che le primarie rimangano il nostro metodo. Un minuto dopo il 12 gennaio, noi cominceremo la scrittura comune del programma con il sistema della partecipazione dal basso come abbiamo sempre fatto. So che la data del 12 è un po’ scomoda e, anche se avrei preferito anticiparla, l'ho accettata perché è stata una decisione comune”.

"Esito non scontato"

"Qualcuno sostiene - ha proseguito Emiliano - che l’esito sia scontato, ma io di partite con l’esito scontato prima che siano giocate, non ne ho mai viste. I nostri amici e compagni che competono con noi alle primarie sono personalità importanti e danno l’idea di un popolo pugliese in grado dar vita a una classe dirigente in permanente evoluzione. Vedere tutti questi giovani sindaci della Puglia che stanno facendo passi da gigante, sempre più capaci di interloquire con il mondo intero, dotati di forza politica e persone attorno che a loro volta stanno ispirando tante cose, è il segno di un grande popolo in cammino, quello pugliese. Questo è dovuto al fatto che da tanti anni noi scegliamo da soli i nostri candidati, non ce li calano dall’alto e nessuno può imporli con un atto di prepotenza. Il sistema delle primarie va quindi manutenuto e custodito, al di là della sua utilità specifica".

La stoccata al centrodestra e l'invito alla partecipazione

"State guardando cosa succede ai nostri amici del centro destra? - ha detto ancora Emiliano riferendosi alla scelta del candidato presidente nella coalizione avversaria - Giocano a testa o croce i nomi pugliesi sui tavoli romani a prescindere dalla Puglia. Questo è un modo di fare che noi del centro sinistra abbiamo spazzato via a partire dalle primarie del 2005. Il 12 gennaio quindi è una data chiave: bisognerà fare lo sforzo di andare lì a fare il nostro dovere e a manutenere questo diritto che ci siamo conquistati come pugliesi". "Il 12 gennaio portiamo avanti questa storia. Abbiamo una nostra identità, un nostro metodo di governo. Una storia bella che viene riconosciuta anche da chi alle politiche non ci vota. Questo è un dato di fatto. È importante ricordare che alle primarie possono andare a votare tutti.  Ovviamente io non vivo sulla luna, e chiedo scusa per tutte le cose che ancora non siamo riusciti a realizzare come avremmo voluto. Ma vi chiedo: dobbiamo ricominciare con degli sconosciuti - perché dall’altra parte non sappiamo ancora di cosa stiamo parlando - o dobbiamo dettare noi come centro sinistra l’agenda partendo dal 12 gennaio? Il 12 è la data a partire dalla quale tutto il resto si innesca e comincia. E comincia in modo libero, con un voto democratico".

(foto Lecceprima.it)

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