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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Regionali, vertice del centrodestra. Marmo: no a marcia indietro sulle primarie

Al tavolo presenti tutte le forze della coalizione e Udc. Il coordinatore regionale di FI Amoruso: "Da lunedì prossimo incontri sulle candidature". Ma la discesa in campo ufficiale di Schittulli sembra mettere in forse le primarie

Tracciare un percorso comune e "accelerare i tempi" in vista delle elezioni regionali della prossima primavera. Dopo una lunga fase di stallo, le forze del centrodestra sono tornate ad incontrarsi questa mattina. Al vertice, convocato dal coordinatore pugliese di FI, Francesco Amoruso, hanno preso parte tutti i partiti della coalizione, compresi Ncd e Udc.

Dall'incontro è emersa la volontà comune di "creare un'alternativa al centrosinistra", con i partiti pronti ad incontrarsi nuovamente da lunedì prossimo per cominciare ad affrontare, ha dichiarato Amoruso al termine dell'incontro, "il tema delle candidature e del percorso su come arrivarci".

Al momento, i nomi ufficiali in corsa per il centrodestra sono due: il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese Nino Marmo, e Francesco Schittulli, ancora per pochi mesi presidente della Provincia di Bari. Proprio la discesa in campo ufficiale di Schittulli, tuttavia, sembra mettere in forse la celebrazione delle primarie, fissate per il prossimo 23 novembre.

Al termine dell'incontro, il leader pugliese dell'Udc Massimo Cassano ha parlato della "possibile" convergenza sul nome di Francesco Schittulli come una delle "ipotesi sul tavolo". Se così fosse, le consultazioni interne auspicate dall'altro candidato, Nino Marmo, diventerebbero di fatto inutili.

Ipotesi che non piace al consigliere regionale di FI. "Apprendo del prosieguo dei lavori della coalizione di centrodestra per trovare l’intesa in vista delle elezioni regionali. Tuttavia - sottolinea Marmo in una nota - auspico che non si tradisca un elettorato a cui abbiamo promesso di percorrere nuove strade che vedono i cittadini protagonisti delle scelte. Diversamente, i pugliesi dubito che ci perdoneranno di averli illusi sul tema della partecipazione". "ll rinvio al 27 ottobre – prosegue - mette in dubbio la possibilità di svolgere le primarie, alla data che resta fissata per il 23 novembre, senza però dirlo chiaramente ai pugliesi. Ritengo comunque che ci sia tutto il tempo di celebrarle anche in una data successiva. Spero che il principale partito della coalizione, Forza Italia,  sappia intraprendere questa strada evitando di incorrere in un rischio possibile: subire le decisioni prese da altri. Abbiamo una grande responsabilità –conclude- quella di vincere per poter offrire una prospettiva diversa alla nostra Regione".

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