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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Province, Schittulli risponde a Dentamaro: "Il Cal non è un poltronificio"

Scontro tra il presidente della Provincia e l'assessore regionale agli enti locali sull'utilità e sul mancato insediamento del Consiglio delle Autonomie Locali

E' scontro a distanza tra il presidente della Provincia di Bari (e presidente dell'Unione Province Italiane) Schittulli e l'assessore regionale agli enti locali Marida Dentamaro. Al centro della polemica l'utilità il mancato insediamento del Consiglio delle Autonomie Locali, organismo previsto da una legge regionale (la n.26 del 2009) per il coordinamento degli enti locali.

DENTAMARO: "SPRECO INUTILE" - “Siamo orgogliosi - ha detto l'assessore Dentamaro - di aver optato per un organismo snello come la Cabina di regia, riconosciuto anche dalla legge statale, evitando di ricorrere all’ennesimo poltronificio. E’ bene che i cittadini sappiano, una volta per tutte, di che cosa si tratta: il CAL, richiesto a così gran voce, consisterebbe in una “seconda camera” del Consiglio Regionale, composta da settanta rappresentanti di Comuni, Province e … persino Comunità Montane (enti in liquidazione!), con connessi apparati di supporto e relativi costi. Seguitare a recriminare sul loro mancato insediamento, in tempi di tagli dolorosi quanto necessari, mentre persino per il Parlamento nazionale si studia come superare il bicameralismo, è atteggiamento che lascia veramente allibiti”. “E’ bene poi sottolineare – proseguiva Marida Dentamaro – che in questa fase delicata del riordino delle Province, alle formali convocazioni della Cabina di regia si sono aggiunti innumerevoli incontri estesi a tutti i Presidenti, i Sindaci e persino i Consiglieri comunali, oltre ad una mia diretta partecipazione a sedute di tanti Consigli comunali; abbiamo utilizzato – naturalmente a costo zero – sale della Fiera del Levante e del Consiglio Regionale, ivi compresa l’aula delle sedute consiliari, per ospitare gli amministratori locali interessati a partecipare, approfondire e confrontarsi su un tema così complesso per le sue ricadute sui diversi territori. Altro che CAL! “Del resto non è un caso che molte Amministrazioni comunali si stiano pronunciando, come ha correttamente sottolineato il Presidente dell’ANCI Puglia Perrone, rivendicando la scelta di attendere, appunto, le delibere dei singoli Comuni".

SCHITTULLI: "NON E' UN POLTRONIFICIO" - Non è possibile che si dicano ai cittadini colossali falsità come quella dell’assessore regionale Dentamaro, apparsa e diffusa oggi sul sito della Rassegna Stampa della Regione Puglia, quando afferma che il Consiglio delle Autonomie Locali è un “poltronificio”. "Il CAL non lo abbiamo istituito noi dell’UPI Puglia, bensì la maggioranza che sostiene il governo Vendola quando, nel lontano 2006, ha votato la legge n. 29 specificando finalità e compiti, indicati, inequivocabilmente, anche nella relazione resa all’Assemblea regionale.     L’Avv. Dentamaro, da assessore esterno, molto probabilmente, non è stata resa edotta dai suoi uffici. Sul sito del Consiglio regionale potrà rilevare come la legge 29 del 2006 “si ispira, in tema di composizione del Consiglio (il CAL) al principio della rappresentanza territoriale, istituzionale e del pluralismo politico…nel Consiglio si possono raccogliere tutte le istanze provenienti dai vari livelli di enti locali” .      "Negli incontri istituzionali e non, che pure ci sono stati e di cui riferisce l’assessore, non solo non erano presenti quelle componenti territoriali (economiche, sociali, culturali) previste nel CAL, ma proprio in quegl’incontri abbiamo chiesto a gran voce, e non da soli, che era indispensabile che la Regione convocasse, a costo zero, il CAL. Ciò non è accaduto. Ed oggi l’assessore Dentamaro da dignità a quegl’incontri che non potevano scaturire “un bel nulla”. "Erano chiacchiere queste? Avete inteso istituire un “poltronificio”? Allora è una legge inutile. Spiegate ai cittadini perché avete impegnato l’Assemblea regionale per normare un organismo previsto dalla Costituzione, istituito con la legge approvativa dello Statuto regionale e disciplinato il suo funzionamento con la legge “inutile”, di ben 13 articoli, n. 29 del 26 ottobre 2006".   
 

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