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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Riordino Province, il Consiglio rimanda al governo: "Rispetti le decisioni dei Comuni"

Nel documento approvato ieri a maggioranza la richiesta al governo di tener conto delle deliberazioni dei consigli comunali e delle dichiarazioni dei sindaci. Ecco come sarà il nuovo assetto

Sul nuovo assetto delle Province pugliesi il Consiglio regionale passa la palla al governo, con una richiesta: rispettare le posizioni espresse dai Comuni circa la scelta della nuova Provincia di appartenenza.

La riunione di ieri in via Capruzzi - cominciata in mattinata e conclusasi a sera dopo una lunghissima pausa che ha impegnato buona parte della mattinata e del pomeriggio - si è conclusa così, con l'approvazione a maggioranza (astenuto Giovanni Alfarano -PdL, voto contrario di Eupreprio Curto - Fli e Ruggiero Mennea - PD) della relazione presentata dall'assessore al Federalismo Marida Dentamaro.

IL DOCUMENTO - Il dispositivo proposto dal presidente del consiglio Onofrio Introna prende atto delle deliberazioni dei consigli comunali e delle dichiarazioni dei sindaci pervenute e chiede al Governo nazionale di attenersi alle volontà espresse degli enti locali. La relazione invita anche il Governo e il Parlamento al superamento delle criticità rilevate in relazione alla mancanza dei requisiti minimi demo-territoriali previsti.

IL FUTURO ASSETTO DELLE PROVINCE - L’assemblea ha preso atto anche del fatto che, allo stato, per la provincia di Barletta-Andria-Trani “non vi è materia né spazio per la formulazione di proposte o pareri regionali”, e che quindi, come già ampiamente previsto e anticipato, la sesta Provincia è destinata a scomparire e ad essere accorpata a Foggia.

La futura città metropolitana di Bari sarà invece costituita dai comuni attualmente parte della provincia di Bari, escluso il Comune di Molfetta che ha espressamente dichiarato di non voler aderire e compreso il comune di Fasano, che ha invece deliberato l’adesione con un referendum.

Fusione in vista per le Province Brindisi e Taranto (sfuma quindi il progetto del 'Grande Salento'): il nuovo  ente comprenderà i Comuni facenti parte delle due province soppresse fatta eccezione per  Fasano e per quelli che hanno aderito alla provincia di Lecce avendo il requisito della continuità territoriale (Cellino San Marco, Erchie, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre Santa Susanna).

La Provincia di Lecce, di conseguenza, comprenderà i comuni già facenti parte della stessa provincia nonché quelli delle province di Brindisi e Taranto, avendone il requisito della continuità territoriale, che hanno optato per il passaggio alla stessa provincia di Lecce: Cellino San Marco, Mesagne, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vemotico, Torre Santa Susanna, Erchie, San Donaci e Torchiarolo (BR) e Avetrana (TA).

 

 

 

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