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Maratona in Consiglio per la manovra tributaria 2019: "Nessun aumento sulla Tari", ma è scontro con l'opposizione

La relazione presentata in aula Dalfino dall'assessore al Bilancio D'Adamo: "Imposte invariate". Ma l'opposizione attacca sulla Tari: "L'aumento dei costi c'è, ma sarà coperto attingendo al bilancio comunale"

Una lunga maratona cominciata questa mattina, in Consiglio comunale, per l'approvazione della manovra tributaria 2019. La seduta in aula Dalfino si è aperta con la relazione dell'assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo, poi seguita dal dibattito, che si è concentrato, con relativi scontri tra maggioranza e opposizione, in particolare sulla Tari. Le aliquote, infatti, resteranno sostanzialmente invariate rispetto al triennio 2016-2018, ma l'opposizione ha contestato all'amministrazione la scelta di aver voluto coprire l'aumento dei costi, comunque esistente, attingendo a risorse del bilancio comunale per evitare, "visto il periodo elettorale", eventuali rincari per i cittadini.

Imu, Tasi, Tari: le imposte restano invariate

Per quanto riguarda l’IMU, premesso che non vi è alcuna imposta sull’abitazione principale, le aliquote per le altre abitazioni restano invariate rispetto agli scorsi anni così come le agevolazioni previste. A partire dal 2016, invece, per effetto della legge di Stabilità, è stata abolita la Tasi per l’abitazione principale, fatta eccezione per le abitazioni di categoria A/1, A/8 e A/9. Sostanzialmente invariate, come detto, le aliquote per la tassa sui rifiuti (Tari), sia per le utenze domestiche sia per quelle non domestiche.

Confermate le agevolazioni

Per quanto riguarda le agevolazioni concesse, anche per il 2019 viene confermata la riduzione del 25 % della parte variabile della tariffa per i quartieri che si distinguono per la raccolta differenziata, affiancando a tale riduzione quella per chi pratica il compostaggio domestico. Vengono, inoltre, confermate la riduzione e l’esenzione del tributo in favore delle utenze domestiche in condizioni di disagio socio - economico (famiglie con basso reddito, ultraottantenni, famiglie numerose). Completano il quadro delle agevolazioni della Tari le riduzioni per le utenze non domestiche che avviano rifiuti al riutilizzo e per quelle caratterizzate da vaste aree scoperte a bassa produttività di rifiuto. "Come già accaduto lo scorso anno - spiega l'assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli - i residenti di Palese, Santo Spirito, San Pio e Catino otterranno uno sconto del 25% della parte variabile della Tari grazie all’ottimo risultato raggiunto con la raccolta Porta a porta. E, come promesso, a partire da quest’anno lo stesso beneficio è stato riconosciuto anche ai residenti dei quartieri Fesca, San Girolamo, San Cataldo e Villaggio Trieste. Ciò dimostra che la collaborazione virtuosa tra amministrazione comunale e cittadini, che in questi quartieri hanno conseguito circa l’80% di raccolta differenziata, è vantaggiosa per tutti, tanto in termini economici quanto ambientali".

L'attacco dell'opposizione sulla Tari: "Aumenti ci sono, ma sono nascosti"

"Decaro e la sua maggioranza votano oggi l’aumento della tassa sui rifiuti - afferma la consigliera e candidata sindaco Irma Melini - la manovra infatti è pari a 73.647.884,18 milioni di euro e l’aumento, pur essendoci, non sarà percepibile sulla bolletta 2019 solo e unicamente perché hanno impiegato 4.470.000 euro, di soldi dei baresi, per coprire l’aumento della tassa, visto che siamo in campagna elettorale". "Ritengo - prosegue Melini - che si tratti dell’ennesima bugia di questa Amministrazione, che lascerà in eredità a chi gli succederà un aumento già molto evidente. A pagare saranno sempre i baresi: questi quattro milioni potevano essere utilizzati per altro, sono soldi sottratti ai servizi che avremmo potuto garantire ai baresi, invece saranno utilizzati per coprire i costi di un porta a porta che sta diventando un ulteriore sanzione per i cittadini, un porta a porta che ci costerà anche quest’anno quattro milioni in più. E la cosa più grave in questo scenario è che il servizio di Amiu, che ci costa 73 milioni, è un servizio scadente, visto che di tutto si può parlare meno che di decoro e pulizia della città". "Anche quest'anno l'aumento delle tariffe rifiuti  per case, negozi e bar è ben nascosto - attacca il consigliere di Forza Italia Giuseppe Carrieri - Con un'operazione contabile,  infatti, saranno presi dal bilancio comunale gli oltre 4 milioni di euro che imprese e Cittadini dovevano pagare in più nelle bollette della TARI. Il sistema di raccolta porta a porta (che procede a rilento) in altri Comuni  comporta una diminuzione dei costi; a Bari invece i costi aumentano. E nessuno chiede conto all'Amiu; nessuno dá precisi indirizzi per la riduzione delle imponenti spese".

D'Adamo: "Aumento del servizio coperto con utili Amiu"

"Abbiamo mantenuto l’impegno di non aumentare la pressione fiscale - ha spiegato in aula l’assessore D’Adamo - Oggi i cittadini baresi non pagheranno l’aumento del costo del servizio di gestione dei rifiuti perché, a monte, l’amministrazione ha fatto una scelta precisa. Abbiamo voluto guardare al futuro con l’avvio del servizio Porta a porta in alcuni quartieri, perché l’obiettivo deve essere quello di effettuare la racconta differenziata e produrre meno rifiuti da trasportare in discarica con un costo che cresce di anno in anno, senza però gravare sui cittadini, come invece accade in tutti i Comuni d’Italia che introducono il nuovo servizio. I soldi necessari a coprire l’aumento del servizio sono utili prodotti dall’Amiu, azienda municipale cui è nostro dovere chiedere di avere una gestione virtuosa. Quindi abbiamo attivato una sorta di circuito virtuoso che ci permette di migliorare il servizio di raccolta senza chiedere altri sforzi ai cittadini. Il prossimo obiettivo sarà quello di ottenere un risparmio sul conferimento dei rifiuti in modo da far scendere il costo complessivo del servizio. Obiettivo che si potrà raggiungere solo con l’estensione ad altri quartieri del servizio Porta a porta".

Incentivi per i pescatori nella raccolta della plastica: approvata la proposta

Nel corso del dibattito è stata approvata quasi all'unanimità la proposta presentata dalla consigliera comunale e candidata sindaco Irma Melini per contrastare la presenza dei rifiuti in mare. "Il mio ordine del giorno - spiega - impegna il Sindaco e la Giunta a predisporre progetti e incentivi volti a coinvolgere i pescatori delle marine baresi, da Santo Spirito a Torre a Mare, nella raccolta della plastica. Questa proposta, come ho precisato, è parte del mio programma elettorale ed ho voluto che fosse approvata dall’Aula proprio oggi per dimostrare che occorre essere uniti anche per essere da esempio agli oltre 5mila ragazzi che venerdì scorso hanno sfilato a Bari per ricordare che tocca a noi adulti salvare il pianeta con azioni concrete".


 

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