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Turi, si dimette il sindaco Resta: lite in Giunta per la Tares

Si spacca la maggioranza si centrodestra sulla nuova tassa dei rifiuti. In precedenza il primo cittadino aveva tolto le deleghe al vicesindaco e ad altri 2 assessori. In arrivo il commissario prefettizio

Il sindaco di Turi, Onofrio Resta, ha rassegnato le proprie dimissioni a causa dei contrasti insanabili nella maggioranza di centro-destra sull'applicazione per il 2014, della nuova tassa  sui rifiuti, la Tares. La crisi politica a Palazzo di Città è culminata dopo alcuni mesi di scontro sottotraccia nei quali alcuni 'dissidenti', tra cui vi sarebbero stati anche il vicesindaco Volpicella, gli assessori Palmisano e Coppi oltre ai consiglieri Cazzetta e Palmisano, hanno manifestato la loro contrarietà all'introduzione della nuova imposta che comporterà aumenti per cittadini e commercianti, chiedendo un periodo di riflessione.

Nel Consiglio comunale di pochi giorni fa le divisioni nella maggioranza sono diventate evidenti con la mancanza del numero legale nella prima seduta per discutere dell'imposta, andata così a vuoto. Resta, fortemente irritato, ha quindi proceduto al ritiro delle deleghe per i 3 componenti 'ribelli' della Giunta. In tutta risposta questi, assieme ad altri 7 (tra cui alcuni eletti nelle opposizioni) hanno rassegnato le dimissioni da consiglieri comunali, decretando la fine effettiva dell'amministrazione Resta. Nelle prossime settimane verrà formalizzato l'arrivo di un commissario prefettizio che reggerà le sorti del Comune fino a nuove elezioni, probabilmente nella prossima primavera. 

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