rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

L'inchiesta voto di scambio a Bari finisce alla Camera. Salvini risponde a interrogazione M5S

Il parlamentare barese Brescia ha interpellato il ministro dell'Interno nel corso del Question Time a Montecitorio: "Venerdì - spiega il parlamentare pentastellato - manifestazione davanti al Comune"

Il tema dell'inchiesta riguardante presunti voti di scambio alle scorse Elezioni Comunali di Bari 2019, aperta nei giorni scorso dalla Procura del capoluogo pugliese finisce al Question Time della Camera dei Deputati con un'interrogazione del deputato barese M5S Giuseppe Brescia, presidente della Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio. A rispondere all'interpellanza, il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini, il quale ha confermato le parole del procuratore di Bari Giuseppe Volpe. il quale ha respinto la richiesta di notizie da parte del Viminale  "Ovviamente non posso chiedere informazioni che sono coperte dal segreto istruttorio" ha dichiarato Salvini nel corso del question time. "Posso solo dire - ha aggiunto - Quello che il Ministero dell'Interno ha fatto, fa e farà per garantire il regolare svolgimento delle elezioni a Bari e nelle località ricordate" da Brescia nel corso della lettura dell'interrogazione". In riferimento a Bari, Salvini conferma che "sono state trasmesse dalla Procura della Repubblica da parte della locale Questura segnalazioni e denunce in relazione alle quali sono in corso accertamenti per cui, anche qualora le avessi, non potrei entrare in ulteriori meriti"

Brescia: "Venerdì scendiamo in piazza"

Il deputato Brescia ha così commentato la risposta fornita da Salvini: “Il Viminale conferma massima attenzione ai casi di corruzione elettorale. Da ieri è in vigore la nuova legge contro il voto di scambio politico-mafioso, uno strumento in più per spezzare il patto tra politica e criminalità organizzata. Venerdì a Bari scenderemo in piazza anche per chiedere la rapida approvazione della legge 'Elezioni Pulite', già votata dalla Camera e ferma al Senato. Rinnoviamo l’invito ai consiglieri eletti che sanno di avere la coscienza sporca di autodenunciarsi, prima che sia troppo tardi” ha concluso Brescia.

Alla manifestazione anche Melini

Intanto, dopo l'adesione ufficializzata dal candidato sindaco del centrodestra Pasquale Di Rella, c'è un'altra adesione alla manifestazione di venerdì prossimo organizzata dal M5S e alla quale parteciperà anche la candidata prima cittadina pentastellata, Elisabetta Pani. A dire sì è Irma Melini, che ha corso da indipendente giungendo al quarto posto: "Sono certa - spiega in una nota - che siamo tutti d’accordo sulla condanna, sempre e ovunque, di una qualsiasi ipotesi di scambio di voto. I candidati sono scelti da noi e il fiorire di liste non deve significare la perdita di qualità e responsabilità di chi viene candidato. Insomma, sono certa che tutti i candidati sindaci, i partiti e i movimenti siano estranei a quanto sta emergendo, ma ritengo che gli stessi siano - e siamo - responsabili di chi è stato candidato a rappresentarci. Pertanto, 'tentativi di compravendita di voti in cambio di soldi, promesse di lavoro o beni materiali di varia natura' sono ipotesi di reato che rimetto alla Autorità giudiziaria competente, che mi auguro possa far quanto prima chiarezza.  La manifestazione - aggiunge Melini - è un momento di ritrovo e di affermazione dei sacrosanti principi costituzionali, ma affinché non siano sempre iniziative 'postume', sta a noi nella fase di selezione della classe dirigente garantire che questi principi siano sempre condivisi e rispettati. Solo così l’elettore 'sano' potrà tornare ad avere fiducia nel nostro operato" conclude.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'inchiesta voto di scambio a Bari finisce alla Camera. Salvini risponde a interrogazione M5S

BariToday è in caricamento