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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute

Il 2019 anno record per i trapianti in Puglia, al Policlinico il centesimo intervento: "Numero più alto negli ultimi 15 anni"

Un traguardo a cui si somma anche un altro risultato: il numero più alto di trapianti di rene da vivente dal 1992. Ma sul fronte della sensibilizzazione alla donazione c'è ancora da lavorare, il prof. Gesualdo: "Abbattere muro delle opposizioni"

Il 2019 segna un traguardo importante per i trapianti di organo in Puglia: nell'anno che sta per finire sono stati cento gli interventi eseguiti, il numero più alto negli ultimi 15 anni. 

L'anno record della Puglia

Il trapianto numero 100 è stato eseguito nella giornata di sabato al Policlinico di Bari: a renderlo noto è la stessa Regione Puglia, che in una nota diffonde i dati dei diversi trapianti eseguiti in questo 'anno record' per la Puglia: 71 di rene, 23 di fegato e 6 di cuore. A questi numeri si aggiunge un altro importante risultato, ovvero: il numero più alto di trapianti di rene da vivente (venti) dal 1992, anno di apertura del Centro Regionale Trapianti Puglia. 

Più di 2000 trapianti dal 1992 ad oggi

“Un grande risultato - ha commentato il prof. Michele Battaglia  direttore della cattedra di Urologia e del Centro trapianti di rene dell’Università di Bari - ottenuto grazie al lavoro di squadra, che ci proietta tra i primi Centri in Italia per esecuzione di trapianti da vivente”. Grande soddisfazione anche da parte del Coordinatore Regionale Trapianti, prof. Loreto Gesualdo, che aggiunge: “Con i 100 del 2019, sono stati eseguiti più di 2000 trapianti dal 1992 ad oggi. L’aumento del numero dei trapianti da vivente ha permesso di ridurre il numero delle opposizioni dal 52% del 2018 al 43% del 2019. Ma ciò non basta. Dobbiamo avvicinarci alle opposizioni registrate al Nord: In media 30%. Significherebbe portare il numero dei trapianti da 100 a 150”. 

Il lavoro da fare sul fronte della sensibilizzazione

“Dobbiamo sviluppare nel centro sud Italia una maggiore sensibilizzazione alla cultura della donazione - ha rimarcato Gesualdo - Dobbiamo abbattere il muro delle opposizioni decisamente più alte paragonate al Nord Italia e prepararci ad una richiesta sempre più alta di trapianto per l’elevata prevalenza di malattie croniche del rene e del fegato nella popolazione generale. Il dono consapevole è un atto etico e civile nonché di grande amore verso chi soffre”.

“Prova della sanità che funziona”

“Aver superato i 2000 trapianti - aggiunge  il direttore del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore - deve far capire alla popolazione pugliese che la Sanità di questa regione funziona e che è in grado di dare risposte alle persone in attesa di trapianto. Il trapianto è infatti considerata la più complessa procedura della medicina e dunque una prova di efficienza della Sanità”. “I numeri registrati quest’anno in Puglia - dice  Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia- dimostrano la grande professionalità del personale tutto e l’impegno delle istituzioni politiche regionali che stanno investendo ingenti e specifiche risorse in termini di personale, tecnologia, farmaci per il controllo del rigetto, al fine di ottimizzare il complesso sistema del trapianto degli organi riconosciuto come la maggiore espressione di efficienza di un sistema sanitario multidisciplinare  e moderno.” “Il recente coinvolgimento dei direttori generali delle aziende sanitarie e delle aziende ospedaliero universitarie con l’approvazione del piano  nazionale donazioni porterà allo sviluppo di una rete trapianti sempre più efficace ed efficiente e a risultati sempre più vicini a quelli di altre regioni italiane”, afferma Vito Montanaro, direttore del Dipartimento promozione Salute Della Regione Puglia

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