Equinozio d'autunno: 'arrivederci estate'
Le stagioni astronomiche non iniziano sempre il giorno 21: il 23 settembre, con l’equinozio, inizia ufficialmente il primo giorno d’autunno.
Il 23 settembre alle 8.49 si celebra l'equinozio di autunno e salutiamo così l'estate entrando ufficialmente nella nuova stagione. In molte città gli alberi si tingono dei colori tipici di questa stagione: le foglie prendono i colori dei pigmenti, carotenoidi e antociani, che d'estate sono nascosti dal verde della clorofilla. Si apre una nuova stagione dove il cielo si riempie di stelle cadenti. In questo periodo dell'anno in particolari condizioni di trasparenza e in assenza d'inquinamento luminoso, si possono osservare in un'ora 10-20 stelle cadenti, con un minimo all'inizio della sera e un massimo prima dell'alba.
Ma perché si parla di 'Equinozio'?
Dal latino ''aequus', che significa uguale, e 'nox', notte, succede appunto che il 23 settembre la durata del giorno è uguale a quella della notte. E' il momento in cui inizia la stagione autunnale e termina quella estiva: il Sole si trova allo zenit dell'equatore della Terra. Lo stesso giorno nell'emisfero meridionale del Pianeta comincia, invece, la primavera.
Le stagioni sono scandite da eventi astronomici precisi: l'estate e l'inverno cominciano con i solstizi dove le ore di luce al dì sono al loro massimo per l'estate e al loro minimo in inverno. La primavera e l'autunno iniziano invece con gli equinozi: la lunghezza del giorno è uguale a quella della notte. Succede però che in realtà in Italia ci vorrà ancora altro giorno perché la durata delle ore di luce sia uguale a quella qualche della notte a causa del fenomeno della 'rifrazione atmosferica' : la luce del Sole è curvata dall'atmosfera per cui si vede il Sole qualche minuto prima che sorga effettivamente. Quindi si avrà il giorno un po' più lungo della notte ancora per qualche giorno.