''La Uascèzze''
Quando si versa del vino sulla tavola, si bagnano i lobi delle orecchie....'La Uascèzze'. Sapete di cosa stiamo parlando?
''Il Dialetto, innanzitutto, è cosa seria (Grammatica, Scrittura, Lettura, Declamazione, Recitazione, Canto). È La Voce, il Suono, la Parola, la Gestualità, la Storia, il Folclore, i Racconti, i Canti, la Saggezza, la Lingua, la Pausì, U Ndrattìine, U-addòre, U Tiàdre… La Uascèzze''. (cit. https://www.dondialetto.org)
La Baresità autentica è ricchezza e il dialetto racchiude tutta l'identità del suo popolo. Gigi De Santis, Alfredo Giovine e oggi anche Felice Giovine, figlio di don Alfredo presidente dell' Accademia della Lingua Barese "Alfredo Giovine", hanno contribuito con i loro scritti e poesie al recupero, alla valorizzazione e alla diffusione della Cultura Popolare e dello spettacolo della Lingua Barese.
Oggi vi parliamo di un termine antico e sempre noto che fa riferimento all'allegria, alle cene goliardiche tra amici dove vino e carne sono spesso protagonisti.Con questo termine si intendono le allegre serate trascorse in compagnia tra risate spensierate, ottimo cibo e allegria chiassosa.
uascèzze s.f. [dal lat. “gaudium” ]. – Gaiezza, allegria, gran festa, pranzo festoso, banchetto, scampagnata in famiglia. Allegria chiassosa a un banchetto.
(©Foto facebook di Gigi De Santis)