Al Politecnico "tasse maggiorate e tanto disordine"
Le tasse universitarie sono il maggior guaio per uno studente. Pagarle dovrebbe essere un vero e proprio sacrificio ma giustificato, in quanto l'Università con quegli introiti fornirebbe servizi migliori per gli studenti. Al Politecnico di Bari però, non è così. Quest'anno è stato introdotto un nuovo regolamento tasse, secondo cui gli universitari appartenenti alle fasce di reddito medio-alte (dalla fascia 3 alla 10) dovranno sborsare molti soldi in più. Per fare un esempio, uno studente che prima pagava 1500 euro, adesso ne dovrà pagare 2500: ben 1000 euro in più. Un confronto grafico della tassazione lo si può ottenere visitando questo sito: https://www.aup.it/news/3943-spql-sono-pericolosi-questi-leoni-allerta-tasse. Ma per quale motivo le tasse sono aumentate così tanto? Il Politecnico fornisce servizi migliori rispetto all'anno scorso? Assolutamente no: le aule vengono sempre chiuse al termine delle lezioni, la rete Wi-Fi funziona ancora a malapena, le aule studio sono perennemente piene (e vengono occupate anche da studenti appartenenti ad altre facoltà), la difficoltà di reperire il materiale didattico e le informazioni sugli esami cresce ogni giorno di più: addirittura alcuni studenti sono tenuti in ostaggio dai cambi delle commissioni, non potendo sapere quando fare gli esami e rimanendo in panciolle per alcuni mesi. Inoltre persiste ancora un'esagerata mancanza di comunicazione con i docenti e con la segreteria (lo scorso anno non venne comunicato un cambiamento nell'inserimento della dichiarazione dei redditi e centinaia di studenti dovettero pagare migliaia di euro in più). Il vero motivo dell'aumento delle tasse, stando alle parole dell'amministrazione, è il taglio delle risorse a livello ministeriale, oltreché l'ambizione di continuare a essere un polo di eccellenza. In più, sempre secondo l'amministrazione, "le nostre tasse erano tra le più basse d'Italia, ferme da cinque anni". Ma facendo un confronto con altri atenei eccellenti, si capisce benissimo che la storia delle "tasse più basse d'Italia" è una vera e propria bufala: uno studente che dovrebbe pagare 2500 euro di tasse, al Politecnico di Torino ne pagherebbe solo 1400, in quanto l'amministrazione dell'università piemontese ha optato per la divisione in ben 75 fasce di reddito, anziché le 10 presenti al Politecnico di Bari. E sicuramente i servizi che offre il Politecnico di Torino sono alla gran lunga migliori di quelli di Bari: presenza massiva del materiale didattico on-line, trasparenza di comunicazione tra l'ateneo e gli studenti, utilizzo di laboratori (che per gli studenti baresi sono un vero e proprio miraggio). Tutte queste disorganizzazioni portano molti universitari a finire fuoricorso e di conseguenza a pagare ancora di più. D'accordo, il Politecnico di Bari è una delle università più rinomate d'Italia. Ma non ha senso iscriversi per pagare migliaia di euro in più per non avere nessun servizio in cambio.