San Paolo: area mercatale di Via De Ribeira, peggio di prima più di prima
L'associazione "LA VOCE DEL SAN PAOLO" denuncia con sdegno la mancata risoluzione di un penoso nonchè incivile problema di natura igienico sanitario e di sottrazione di spazio pubblico ai cittadini residenti al San Paolo e a tutti quelli che vorrebbero specialmente in questo periodo estivo godersi un po di aria fresca, passeggiare e far divertire un pò i propri bambini su giostrine del "parco che non c'è". In Via De Ribeira esiste uno spazio recintato adibito a giardino e che nella giornata del solo venerdì diventa area mercantale di quartiere. Gia nel lontano marzo 2014 il sottoscritto denunciava presso gli organi di stampa, illustrando con una serie di foto lo stato di completo abbandono nel giardino e lo stato pietoso dei "bagni" pubblici vandalizzati, distrutti e ricettacolo di qualsiasi microbo e animale esistente sulla terra. Grazie alla denuncia di alcuni giornali e oltre alle lettere inviate al municipio, verso luglio del 2014 iniziano i lavori di ripristino dei bagni e di semi pulizia all'interno del giardino, togliendo tutte le panchine semi distrutte e mai sostituite, giostrine senza le più elementari misure di sicurezza, senza contare quelle distrutte come l'altalena e una semi pulizia delle aree a verde. Nel settembre e precisamente il 9 settembre il presidente signor Spizzico, sulla sua pagina facebook, enfatizzava la risoluzione del problema come una grande vittoria (e giustamente bisogna dire poteva farlo perché i bagni erano stati ripristinati). Cosa è cambiato dal 9 settembre 2014? è cambiato che i bagni messi a nuovo e con nuovi servizi igienici non sono mai stati aperti al pubblico, ma tenuti come si tiene qualche oggetto antico in un museo, da sempre abbiamo chiesto un servizio di sorveglianza mai ottenuto a differenza di qualche altro giardino a Bari. Pur esistendo (ma per finta) delle telecamere, queste sicuramente non sono utilizzabili. Le panchine da essere presenti due o tre sane, oggi ne è rimasta solo una a testimonianza di esse, le giostrine sono rimaste rotte e non sostituite quelle mancanti. I cancelli di ingresso divelti e mai riparati, l'erba ha fatto insieme alle buste di pattumiera e altri rifiuti da padrone nel giardino, da giovedì 4 giugno tramite facebook è stato avvisato il presidente signor Spizzico che all'interno di un bagno chiuso dall'esterno qualcuno si è divertito a rompere una tubazione e scorre acqua a fiumi e non so se a oggi è stato risolto il problema. Per fotografare la perdita dell'acqua ci siamo arrampicati sul tetto del bagno per meglio riprendere la situazione. I passaggi ai bagni sono coperti dalla vegetazione degli alberi che crescono senza nessun intervento umano di potatura. Io credo, che quei soldi pubblici spesi per la riparazione dei servizi igienici e mai utilizzati perchè perennemente chiusi in attesa di chissà chi o di chissà che cosa, sia uno schiaffo a chi paga regolarmente le tasse che il buon comune ci chiede periodicamente di pagare. Sarà stata anche la rabbia della gente a portare a vandalizzare (naturalmente non giustificabile) nuovamente quel servizio che non c'è?. Ma ci si chiede: ma cosa abbiamo fatto noi del San Paolo al comune di Bari, ma sopratutto a quelli che dovrebbero essere le sentinelle del quartiere e parlo dei consiglieri e del presidente del terzo municipio eletti dalla gente del territorio che pur con segnalazioni restano immobili davanti a tanta indifferenza da parte del Comune di Bari? Tutte le opere al San Paolo prima di tutto partono in ritardo e molte di esse o non vengono mai iniziate o non finiscono mai. Esempi lampanti sono:
1) allargamento e costruzione di un rondò in Via Caposcardicchio (ospedale San Paolo) (valore 3,250 tre milioni e duecentocinquantamila euro) risalente a una legge del 1998 e ancora fermi agli espropri dei terreni
2) pista di pattinaggio nel giardino Giovanni Paolo II iniziato a febbraio dichiarato dal signor Galasso (assessore lavori pubblici) e presidente che a fine marzo 2015 sarebbe stato consegnato (valore 149 mila euro) fermo ancora in quel giardino e siamo a giugno.
3) viabilità di collegamento con la ex sp 54 nella zona nuova San Paolo anche questa ferma da circa 10 anni.
4) piazza Europa devastata e senza vigilanza. E altre cose. L'unica cosa che va avanti è il progetto "ferrohotel" perche la ex scuola Azzarita diventerà un centro di seconda accoglienza per immigrati e solo quella va avanti spedita nei lavori.