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Bari, "euromobilitiamoci" please!

Bari è tra le sole quindici città che registrano un numero di superamenti al di sotto dei 35 giorni consentiti per legge. Un buon risultato, ma il numeri di metri quadri di ztl è quasi zero

Rispetto a Sassari, prima in classifica con zero giorni di superamento, Bari è nona e tra le sole quindici città che registrano un numero di superamenti al di sotto dei 35 giorni consentiti per legge. Inoltre è tra le diciannove città (su cinquanta considerata) dove la popolazione residente è diminuita nel 2012, anche questo un buon risultato in metropoli sempre più affollate. Ad affermarlo il settimo Rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility con il contributo e il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare.

Rispetto alla città più "eco-mobile" d'Italia, invece il capoluogo pugliese si colloca esattamente a metà strada. Infatti, se Venezia sale sul podio perché possiede la più estesa area pedonale (per ragioni ‘fisiologiche’) Bari si piazza al venticinquesimo posto.

A Bari, però deve decisamente migliorare il trasporto pubblico: è trentunesima, per numero di passeggeri trasportati per abitante, in questo caso poco più di cinquanta e si posiziona ultima per quel che riguarda le zone a traffico limitato (ZTL) con i suoi metri quadri prossimi allo zero.

La città pugliese, per fortuna non è tra le peggiori per quel che riguarda il bike sharing; in confronto alle città emiliane di Modena, Reggio Emilia e Ferrara che offrono il maggior numero di km di corsie ciclabili per abitante, Novara è ventesima.

In generale dati positivi si possono riscontrare su tutta la Penisola come ha affermato Lorenzo Bertuccio, Direttore scientifico di Euromobility: "Questo settimo Rapporto segnala che finalmente inizia a ridursi il tasso di motorizzazione, aumentano i veicoli a basso impatto in uso dai Comuni e dalle loro aziende e riprende anche la crescita del numero di auto a metano e gpl, che raggiungono il 7.5% del parco nazionale circolante”. Bari, però è un po’ sotto la media, al 7% circa, poco in confronto alle città più virtuose che superano il 18%.

Bertuccio sottolinea che il Rapporto purtroppo “conferma, purtroppo, che ai servizi innovativi credono più i cittadini che i loro amministratori: se il bike sharing mostra una crescita a due cifre percentuali sia di utenti sia di biciclette, al car sharing si rivolgono sempre più cittadini ma le automobili diminuiscono del 2.4%.”.

Anche il Presidente Riccardo Canesi non fa salti di gioia, ma anzi bacchetta le amministrazioni “che dimostrano ancora di non aver compreso appieno quanto faccia bene alla salute delle città e a quella dei cittadini la mobilità attiva, l’uso cioè dei propri piedi e della bicicletta per gli spostamenti quotidiani. I percorsi in città sono ancora troppo poco sicuri e l’impegno sul piano culturale è scarso o addirittura assente”.

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