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ESCLUSIVA - Proto spiega i perchè della fine della trattativa per l'acquisizione dell'AS Bari

Dopo la conferma, avvenuta in mattinata, del fallimento della trattativa fra Alessandro Proto e Vincenzo Matarrese per il cambio di proprietà dell'A.S.Bari, abbiamo sentito in esclusiva l'imprenditore milanese per avere ulteriori ragguagli sui motivi che hanno spinto alla cessazione della mediazione

La notizia si era sparsa nella tarda serata di ieri sul sito Orgogliobarese.it e si è ingrandita in mattinata trovando eco su Corriere del Mezzogiorno e Calciomercato.com: la trattativa fra Vincenzo Matarrese e Alessandro Proto, presidente dell'omonima agenzia di consulting aziendale e portavoce di una cordata di imprenditori pronta a rilevare l'A.S Bari, si è interrotta. Si era parlato di una querelle relativa a dei disguidi sul patto di riservatezza, noi di BariToday abbiamo intervistato in esclusiva l'imprenditore milanese per avere dettagli sulla fine della trattativa con il presidente biancorosso:

Dr.Proto, ci può spiegare nel dettaglio quali sono i motivi che hanno portato alla fine della trattativa per l'acquisto dell'A.S. Bari:
"I motivi sono quelli emersi dal comunicato stampa: abbiamo chiesto un contatto con la famiglia Matarrese per acquistare l'A.S. Bari, ci è stato chiesto di firmare un patto di riservatezza che noi abbiamo firmato e riconsegnato il giorno stesso in cui ci è stato inviato. Premetto che prima che ci venisse inviato abbiamo dovuto richiederlo e sollecitare i nostri interlocutori più volte anche perché la trattativa senza questo patto non poteva effettivamente partire. A questo punto avrebbero dovuto firmarlo anche loro ma prima che loro lo reinviassero firmato, hanno chiesto delle garanzie per iniziare la trattativa. Noi le avevamo pronte solo che eravamo in attesa del patto firmato perché è ovvio che se io non posso divulgare i loro dati, altrettanto sono tenuti a fare loro nei nostri confronti. Dopo diverse richieste da noi effettuate, mai evase e in attesa di risposta, sulla ricezione del patto controfirmato, abbiamo deciso che non era più il caso di continuare, anche per via dei tempi stretti per acquisire la società e prepararci per la nuova stagione. Posso dire che se una persona avesse davvero intenzione di vendere, così come noi avevamo fatto tutto nel giro di un giorno perché avevamo serie intenzioni relative all'acquisto, si renderebbe davvero disponibile nel fare quello che si deve per far iniziare seriamente la trattativa finalizzata alla cessione".

Quanto tempo è intercorso fra la vostra richiesta del patto di riservatezza e la decisione di oggi di sospendere la trattativa?
"Noi abbiamo richiesto per la prima volta il patto di riservatezza firmato il 25 maggio senza mai riceverlo. Noi, dal canto nostro, lo abbiamo firmato e inviato ai nostri interlocutori lo stesso giorno in cui l'abbiamo ricevuto".  
E' possibile sapere, ora che è sfumata la trattativa, la cordata di imprenditori per la quale lei faceva da mediatore?
"No, questo è assolutamente impossibile anche perchè comunque per accelerare i tempi, la società che avrebbe dato le garanzie per acquistare la squadra sarebbe stata la Alessandro Proto Consulting, che avrebbe avuto alle sue spalle altre persone. Per loro erano importanti le garanzie per dare il via alla trattativa e noi eravamo pronti a fornirle".

In linea generale, sa già se la cordata che rappresenta si rivolgerà altrove per acquisire qualche altro titolo del panorama calcistico?
"Noi, purtroppo, puntavamo molto su questa trattativa ed eravamo molto focalizzati su questo quindi abbiamo lasciato perdere altre strade. Ora, tra le altre cose, c'è anche il nuovo problema del calcioscommesse quindi ormai si è creato un pandemonio attorno all'ambiente che, per il momento, è meglio lasciar perdere. Quello che posso dirle è che ci eravamo focalizzati molto sul Bari: il fatto di procedere cosi velocemente, di procurare i documenti così velocemente, di sollecitare con insistenza la ricezione del patto di riservatezza firmato per inviare loro la documentazione necessaria, questo può far capire quanto fossero serie le nostre intenzioni".
 

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