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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ceppitelli torna al gol, Lanciano Ko. Vittoria di "testa" e di cuore

Al San Nicola, decide un gol del difensore sugli sviluppi di un corner. Partita bruttina dei biancorossi, spesso in affanno nel primo tempo, che devono ringraziare le prodezze di Guarna. Espulso Nadarevic

Non si può certo dire che tra le sue qualità più importanti, il Bari possa vantare il cinismo.
In tante occasioni, si veda la gara di sabato scorso a Palermo, i biancorossi sono stati incapaci di capitalizzare il bel gioco e le occasioni costruite, venendo poi puniti al primo errore. Per una volta, la realtà si rovescia, e la formazione di Alberti può gioire per i tre punti giunti in una partita sofferta, giocata a tratti male, peggio senz’altro degli avversari, i quali potranno recriminare molto, e lamentarsi per il gol annullato ad Amenta al 4’ (annullato però regolarmente, ndr).  

Le novità di formazione più rilevanti si presentano in casa Lanciano, con gli innesti di Aquilanti in difesa, Minotti a centrocampo, e il rilancio di Falcinelli e Thiam in attacco, con lo sfortunato Piccolo, il quale lascerà il campo al 25’ del primo tempo.
Nel Bari, scelte obbligate specie a centrocampo, con il rientro di Fossati affiancato da Defendi e Lugo, e il rilancio di Beltrame in avanti, accanto ai confermatissimi Joao Silva e Galano.
Dinanzi ad un San Nicola meno vuoto e più rumoroso, è il Lanciano a farsi preferire, sia per la qualità del gioco, che per il numero di occasioni costruite. Il 4-3-3 di Baroni, è meglio interpretato dagli abruzzesi, rispetto all’omologo schieramento proposto dai biancorossi. In particolare sono i tre attaccanti, con la loro velocità, a mandare di sovente in bambola la retroguardia dei padroni di casa.
“Maminho” Thiam è il più attivo nei tre, andando vicino al gol due volte, al 24’ (colpo di testa sul fondo) e soprattutto al 28’ con il clamoroso palo colpito con un diagonale perfetto, forse troppo. In precedenza Guarna era stato chiamato due volte agli straordinari, prima sul sinistro di Falcinelli al 3’, poi sulla bordata di Minotti al 21’, e aveva ringraziato la terna arbitrale, per l’annullamento del gol di Amenta, sugli sviluppi di un corner.
Il Bari? Non pervenuto o quasi, incapace di imbastire azioni pericolose. Complice sì l’emergenza che porta Alberti all’allestimento di un centrocampo inedito, ma anche l’ottima prima frazione del Lanciano, aggressivo, compatto, e pronto a scatenare la rapidità dei tre attaccanti, una volta riconquistata la palla alla molle linea mediana dei galletti.
La famosa legge del calcio, che premia gli audaci e mortifica gli spreconi, trova il suo concreto riscontro al 33’, quando Ceppitelli trova il gol con una precisa inzuccata, sugli sviluppi del primo corner conquistato dai galletti. Gol che arriva di fatto alla prima vera occasione del match per i padroni di casa, ma che non scompone gli ospiti, i quali riprendono ad attaccare, e devono maledire la grande vena di Guarna, bravo a deviare in angolo la conclusione di Comi all’interno dell’area di rigore. Il primo tempo vede il Bari cinico e per una volta molto fortunato, in vantaggio.
SECONDO TEMPO – L’inizio dei secondi 45’, sembrano ricalcare i primi. In otto minuti, il Bari costruisce due volte i presupposti per arrotondare il parziale. Pronti via, e Defendi sbaglia il servizio al centro da posizione favorevole, regalando il pallone al portiere. Al 4’ fa peggio Beltrame, ben imbeccato da Lugo, che spara alle stelle da buona posizione. Altri quattro minuti, ed è il Lanciano a far venire i brividi al pubblico di casa, prima con Falcinelli, che trova la risposta di Guarna, poi con la ribattuta di Di Cecco, murata da Ceppitelli. Seguiranno minuti dall’elevato tono agonistico, esasperato in alcune entrate poco ortodosse, che alzeranno il tasso di nervosismo, oltre al numero di cartellini (saranno 8 alla fine, ndr).
Alberti punta su Nadarevic, richiamando l’ancora deludente Beltrame. Risponde Baroni con Casarini e Ragatzu, chiudendo con un offensivo 4-2-4.
Con il bosniaco, la manovra offensiva del Bari si fa decisamente più pungente. L’ex ala del Genoa, quasi sfiora il gol al 24’ con un velenoso tiro cross dalla sinistra, poi al 27’ manda in porta Galano, il quale di testa non inquadra lo specchio della porta. Due minuti dopo toccherà al portiere Sepe, negare a Joao Silva il terzo gol consecutivo al San Nicola. La partita vive di fiammate, capovolgimenti di fronte, e scontri assai duri. Nel clima teso dell’ultimo quarto d’ora, Nadarevic impazzisce facendosi espellere per un morso alla coscia di Falcinelli. Bari che chiude in dieci. Alberti ripiega inserendo Chiosa, per Galano, e accettando di fatto che il Lanciano si impadronisca definitivamente del pallino del gioco.
Con concentrazione e generosità, i biancorossi resistono stoicamente all’assedio finale del Lanciano. Proprio all’ultimo minuto, gli abruzzesi vanno vicinissimi al pareggio, con Troest, che beneficia di una dormita di Chiosa, e impegna severamente Guarna. Finisce 1-0. Il Bari soffre ma vince, il San Nicola ringrazia e festeggia.

Tabellino

BARI (4-3-3) Guarna; Sabelli, Ceppitelli, Polenta, Calderoni; Defendi, Fossati, Lugo; Galano (38’st Chiosa), Joao Silva (44’st Cani), Beltrame (10’st Nadarevic). A disposizione: Pena, Samnick, Varela, Zanon, Santeramo, Mercadante. All. Alberti

LANCIANO (4-3-3) Sepe; Aquilanti, Troest, Amenta, Mammarella; Paghera (13’st Casarini), Minotti (28’st Ragatzu), Di Cecco; Piccolo (25’pt Comi), Falcinelli, Thiam. A disposizione: Branescu, De Col, Turchi, Vastola, Nunzella, Gatto. All Baroni

Arbitro: Gavillucci di Latina

Marcatori: 33’pt Ceppitelli (B)

Ammoniti: Calderoni (B), Fossati (B), Minotti (L), Paghera (L), Defendi (B), Thiam (L), Mammarella (L)

Espulsi: 36’st Nadarevic per comportamento violento  

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