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"Rotta verso Bari", per 15 ragazzi 'difficili' un corso gratuito di canottaggio

I corsisti, di età dai 6 ai 18 anni del Centro di ascolto per le famiglie e centro aperto polivalente per minori “Don Tonino Bello" Carbonara, hanno completato una settimana di prove

Vivere il mare finalmente da sportivi, e non solo da semplici bagnanti. È questa l'esperienza vissuta da 15 ragazzi del Centro di ascolto per le famiglie e centro aperto polivalente per minori “Don Tonino Bello" Carbonara, di età compresa tra i 6 e 18 anni, che hanno partecipato per una settimana ai corsi di canottaggio nella struttura.

I corsisti hanno partecipato al progetto “Rotta verso Bari” ideato dall'assessorato comunale allo Sport, praticando così una nuova disciplina, ma anche conoscendo Bari in un modo diverso, ad una decina di chilometri da casa ma sempre nella propria città: “I più grandi – racconta divertita Clara Nanna, referente e coordinatrice  del centro – conoscevano molo San Nicola solo per la presenza di un noto locale, punto di ritrovo per tanti giovani. Ma da oggi lo ricorderanno soprattutto per il circolo Barion”.

 Lo sport è stata per i ragazzi l'occasione per schiudere loro un pezzo di vita cittadina: “La realtà di provenienza dei ragazzi, quella di Carbonara-Santa Rita, è piuttosto complessa – spiega Nanna – Grazie allo sport, però, si riducono le distanze, si aprono le porte di un circolo come il Barion. E così non s'incontrano solo gli istruttori grazie a cui salire in barca ma anche i soci anziani che in pochi minuti ti raccontano la storia. Una storia che è di tutta Bari, anche di questi ragazzi che la conoscono solo oggi e che hanno bisogno di uscire dal proprio centro. Per conoscere, per confrontarsi, per crescere”.

Oltre alla prima volta da vogatori, i ragazzi non si scorderanno facilmente dei tanti trofei ammirati in bacheca. E di chi molti di quei trofei li ha conquistati in gara: “Quando è venuto a salutarci il direttore sportivo Ruggero Verroca – ricorda Nanna – ed hanno spiegato loro che è stato campione del mondo per tanti anni, volevano tutti essere allenati da lui. Le coppe, poi, fanno sempre scena, sopratutto in un luogo come il Barion. C'è chi l'ha trovato 'chic', chi 'bello antico', altri ancora l'hanno definito 'nobile'". 

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