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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Giancaspro: "Non disputare i play-off sarebbe un peccato. Futuro? Abbiamo basi solide"

Il presidente del Bari ha parlato in conferenza nel tentativo di compattare l'ambiente e smorzare la negatività sorta intorno alla squadra a seguito degli ultimi deludenti risultati

Le ultime settimane non sono state per nulla semplici per il Bari. Con cinque sconfitte consecutive in trasferta i biancorossi hanno rapidamente sciupato il vantaggio accumulato sulle concorrenti per i play-off, scivolando all'undicesimo posto in classifica.

A sollevare la preoccupazione e le rimostranze dell'ambiente barese, non sono soltanto i risultati ma il modo in cui essi sono maturati. La squadra di Colantuono, infatti, pare aver smarrito il furore agonistico e la capacità di far male all'avversario. Se il Bari dovesse proseguire su questo andazzo, l'ipotesi di terminare appena fuori dalla zona play-off e concludere la stagione in maniera anonima (per non dire fallimentare) sarebbe molto alta. 

Come già avvenuto in passato a fronte di momenti di difficoltà, l'amministratore unico del Bari Cosmo Antonio Giancaspro ha voluto dire incontrare la stampa nel tentativo di ricompattare un ambiente che deve fare i conti con la critica sportiva e con la grande delusione dei tifosi. "Mi sembra doveroso essere qui - ha esordito il patron dei galletti -. Tutti vogliamo remare nella stessa direzione. Trovo inutile iniziare processi e critiche: le conclusioni verranno tratte alla fine di questo campionato, un torneo molto più equilibrato rispetto alle ultime edizioni".

Il riferimento ad un campionato più livellato è presto spiegato: "Vi sono tre squadre (Verona, Frosinone e Carpi ndr) che pur beneficando del paracadute - ha proseguito Giancaspro - non hanno alcuna certezza di salire in A. Il nostro obiettivo è centrare i playoff. Vorrei ricordare che non siamo mai stati nelle zone calde della classifica dove invece si ritrovano squadre che lo scorso anno erano ai primi posti di classifica come Trapani e Cesena. Dico ciò per sostenere la tesi che è un campionato difficile, da noi approcciato con la giusta mentalità. Una mentalità smarrita non appena ci siamo sentiti troppo sicuri. Mi riferisco alle vittorie contro Benevento e Frosinone. Servono coesione, umiltà e consapevolezza di essere sempre e comunque in competizione".

Giancaspro ha ribadito un concetto espresso già in passato: la Serie A è una possibilità e non un obbligo e qualora non arrivasse il Bari ripartirebbe con un progetto solido. "Essere promossi non è matematico, anche a fronte di investimenti cospicui. Dobbiamo tornare coi piedi per terra con la sicurezza di aver comunque impostato un nuovo corso aziendale, caratterizzato da una struttura societaria solida ed efficiente. Un requisito fondamentale per raggiungere traguardi. Comunque vada questa stagione sarà servita ad impostare una nuova politica aziendale".

Il presidente si è pronunciato anche in merito alle tante voci destabilizzanti sorte intorno a società, squadra e staff tecnico, circolate soprattutto sui social netwkork. “Mi informano che sul web continuano a girare voci particolari, di liti o di pagamenti. Si tratta di illazioni prive di alcun fondamento per cui non nascondo la mia delusione. Ci sono dei dati oggettivi e riscontrati dai vari organi d’informazione. Trovo meschino speculare su queste situazioni che, ormai, ritengo siano alle spalle. Noi siamo tra le società con i conti in regola. Lo dico dopo 10 mesi di gestione ed anche dopo quello che ho appreso dalle varie assemblee e riunioni federali”.

Le recenti prestazioni dei galletti hanno suscitato incredulità, rabbia e scoramento tra i tifosi, protagonisti anche di un confronto con la squadra. "Ai nostri tifosi dico di non cadere nella trappola del troppo amore per la squadra. Quando a volte si ama troppo si può restare fuorviati ma non dimenticate che siamo tutti esseri umani. Non esistono persone a prova di bomba per quanto riguarda la tenuta mentale. Non è automatico essere invincibili alle critiche. In questo momento dobbiamo essere consapevoli delle difficoltà mentali della squadra. Ci vuole grande umiltà da parte dei ragazzi i quali sono tutti concentrati verso un unico obiettivo: primeggiare, non risparmiarsi e dare l’anima".

Il prossimo avversario del Bari al San Nicola sarà l'Hellas Verona, squadra data tra le favorite per la A che invece ha avuto più di qualche difficoltà, sebbene sia ora in fase di ripresa. "Generalmente con le grandi in casa abbiamo sempre fatto una bella figura - ha commentato Giancaspro -. Probabilmente, per quanto ci riguarda, questa potrà essere la partita dell’anno. Se il Verona proseguisse la sua striscia positiva potrebbero tagliare le gambe a tutte le inseguitrici. Noi dobbiamo cercare di fare risultato anche per tenere vivo questo campionato sino alla disputa dei playoff".

Rispetto alla possibilità di portare in ritiro la squadra o di far sentire la propria voce con veemenza ai propri dipendenti il pensiero di Giancaspro è chiaro: "Personalmente credo che i ritiri o l’eventualità di andare negli spogliatoi non paghino. Da atleta lo spogliatoio l’ho vissuto anch’io, seppur in altre competizioni. Esiste un limite anche all’efficacia delle incazzature. La serietà di Colantuono, del suo staff e dei ragazzi è fuori discussione. Sono persone che arrivano qui al mattino presto e vanno via la sera. Lavorano sui dati scientifici, cassette, preparano con cura le partite. Impossibile pensare di potermi sostituirmi a loro. I premi playoff che la squadra ha sono importanti. Non penso che qualcuno di loro abbia davvero intenzione di risparmiarsi. Raramente me la prendo coi miei dipendenti, e se lo faccio in genere chiedo scusa. Alla fine ci sono sempre io al timone. C’è una crisi di gioco e di identità in trasferta, è ovvio. E il bandolo della matassa perso possono ritrovarlo soltanto loro. Sono rientrato in auto da Carpi, l’adrenalina l’ho smaltita li, in quelle ore".

A complicare il cammino dei biancorossi ha contribuito anche la sfortuna, visti i tanti problemi fisici che hanno tolto a Colantuono giocatori chiave come Brienza. "Sotto l'aspetto degli infortuni la sorte non ci ha dato una mano. E’ un peccato anche a fronte di una campagna acquisti di gennaio importante. Speriamo di poter recuperare tutti gli indisponibili entro fine mese".

Se l'inerzia non dovesse cambiare l'obiettivo play-off potrebbe diventare irraggiungibile: "La mia aspettativa era di collocarmi in alta classifica, ma non si possono fare calcoli. Fino a poche giornate fa eravamo sesti... Se non centrassimo i play-off? Non parlerei di fallimento, ma di un grande peccato, poiché credo che possiamo giocarcela alla pari con tutti. Se giochiamo da Bari, come è capitato, possiamo vincerle tutte. Questa è la consapevolezza che mi aveva portato a sperare nel quinto posto. La scintilla, ad oggi, non è scoccata. Se qualcuno riuscirà a farla scoccare, dando motivazioni giuste al gruppo, allora daremo spettacolo aldilà del risultato".
 

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