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Bari, De Laurentiis: "Felici di poter decidere il nostro destino sul campo. Ora non resta che vincere"

Il presidente biancorosso commenta le decisioni del Consiglio federale, che consentirà di giocarsi le residue chance promozione. E a prescindere dall'esito promette: "Passione e sforzi economici ci saranno sempre"

Accolta con soddisfazione l'ufficialità della possibilità di giocare i playoff, come stabilito dal Consiglio federale dell'8 giugno, il Bari è già proiettato sull'unica strada rimasta per tentare la promozione in Serie B.

Una decisione che fa contento Luigi De Laurentiis, presidente dei biancorossi, il quale ha investito senza badare a spese per allestire una squadra in grado di lottare per il ritorno tra i cadetti dopo le ceneri del fallimento. "Eravamo certi che il Consiglio non potesse mettere d’accordo tutti, inevitabilmente resta qualche scontento. In questo momento, tuttavia, dobbiamo essere uniti di fronte alla decisione e giocarcela sul campo. Ora ci resta che giocarcela fino in fondo e provare a vincere”, il pensiero del patron dei galletti, intervenuto in videoconferenza per commentare l'esito del Consiglio e l'inizio dei playoff a luglio.

La certezza di giocare i playoff c'è, anche se non si conosce ancora con esattezza quale sarà il numero delle partecipanti: "Al momento dovremmo finire a fine luglio secondo i calcoli stabiliti. Ad ogni modo bisognerà appurare quante squadre vorrano realmente partecipare ai playoff, ci sono spese da affrontare. Non dovessero partecipare tutti, parleremmo di un periodo di gioco ancora più limitato". Contrariamente ai playout, che saranno disputati in forma classica, i playoff saranno a gara secca, una circostanza che secondo alcuni potrebbe penalizzare il Bari: "Accontentare tutte le squadre era impossibile. Se la commentassi dal mio punto di vista scontenterebbe gli altri. Ce la giochiamo tutti ugualmente sul campo, fine" il pensiero di LDL.

Il patron dei galletti ha raccontato anche come ha vissuto la quarantena e di come sia stato soddisfatto dall'atteggiamento dei suoi: "Sono stati tre mesi lenti e difficili come per tutto il Paese. Elogio i nostri calciatori, il nostro mister e i nostri dipendenti. Sono rimasti tutti a Bari senza sapere cosa sarebbe accaduto, hanno fatto il sacrificio di non tornare a casa propria. Sono molto contento è una conferma di un gruppo unito di professionisti che ha sposato la causa fino in fondo e sente la responsabilità. Periodo lungo, difficile ma che ci ha unito".

Relativamente al discusso algoritmo, che interverrebbe in caso di sospensione definitiva del campionato per una nuova emergenza sanitaria, De Laurentiis ha dichiarato: "Mi spiace non aver potuto dimostrare di essere la migliore seconda. Se si prende una via o l'altra non esiste un sistema che metta tutti d'accordo. La notizia più importante di ieri è quella di poter tornare a giocare, è un segnale per la Lega Pro e per il calcio italiano. Non sono stato a rimuginarci troppo, penso ai nostri ragazzi che devono potersi allenare il prima possibile".

Notizie anche per quanto riguarda il ritiro estivo che potrebbe saltare: "Al momento la vedo complicata perché giocheremo fino a fine luglio. Inoltre non sappiamo ancora in quale campionato e quando eventualmente ripartiremo. Non sappiamo se riusciremo a trovare il tempo per andare in Trentino, è da capire con i calendari alla mano e dopo aver compreso il calendario del Bari". Relativamente a un ritiro pre-playoff, invece, al momento non sembra essere nei piani della società: "Siamo partiti con test e tamponi, al momento facciamo allenamenti individuali, e useremo stadio e antistadio. Non è previsto un ritiro, ci sarà da parte dei nostri professionisti attenzione a rimanere a casa. Finora ha prevalso il buon senso, ora che abbiamo il semaforo verde saremo ancora più attenti. Il Bari si è mosso da subito per non perdere neanche un giorno". E se ce ne fosse la possibilità, potrebbe addirittura tornare il pubblico seppur con le dovute restrizioni: "Grazie alla capienza del San Nicola sarebbe fattibile ad un'apertura a capienza limitata. Sarebbe bello avere un po' di tifosi allo stadio nel rispetto delle regole"

Sulle difficoltà più grandi per il Bari ai playoff, De Laurentiis vede una serie di incognite: "Saranno temibili tutte le squadre, non conosciamo le reali possibilità di recuperare al 100% la forma fisica, c'è l'incognita infortuni. Sarà un periodo difficile, oggetto di nervosismo e stress, con partite secche ravvicinati. In alcuni casi avremo due risultati su tre ma bisogna portarle a casa. Luglio è periodo di grandi competizioni internazionali, quindi ha ragione Scala, vivremo questi playoff come fosse un mondiale. Preoccupazioni? No, sono abituato a combattere, verrò a Bari a brevissimo per parlare con la squadra. Ho chiesto a Scala di mostrare a tutti il documentario di Michael Jordan e dei Bulls, "The last dance", un'ottima inizione di fiducia".

Infine una battuta su eventuali rimpianti dati dall'impossibilità di giocarsi la stagione regolare fino alla fine: "Se le squadre non hanno i budget per finire il campionato è perché non ci sono economie a sostegno. E' una forma educata di descrivere le problematiche, il Bari poteva permetterselo, altre squadre no. Sarebbe stato meglio ma era impossibile. Normale che ci avrebbe fatto piacere proseguire dopo 25 risultati utili. Qualche pari in meno avrebbe fatto la differenza. Antenucci determinante ai playoff? L'esperienza di Mirco può pesare molto ma tutta la squadra deve rispondere in maniera importante. Mi auguro che ogni singolo sia pronto al 110% per cento, dobbiamo scendere in campo con fame e rabbia. Il gruppo è rimasto unito, tutti hanno avuto senso di responsabilità. prima si sono allenati con le bike, poi all'aria aperta coi preparatori che gli hanno commissionato allenamenti specifici. Da ieri c'è entusiasmo, è emozionante per tutti, dà l'idea di ritornare alla normalità, ben venga, non vedo l'ora di arrivare ai playoff. Il covid ha rallentato percorso in un campionato non semplice, mi spiace non poter giocare le partite residue di campionato ma guardo avanti. Passione e sforzi economici ci saranno sempre".

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