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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Emiliano ai presidenti di Bari e Lecce: "Ci sono le condizioni per riportare il pubblico allo stadio. Sottoporremo protocollo a Governo"

Il governatore pugliese ha incontrato in videoconferenza Saverio Sticchi Damiani e Luigi De Laurentiis, confermando l'apertura al ritorno dei tifosi allo stadio rispettando i protocolli e sottoporrà il documento all'attenzione del Governo e della Figc

Si è da poco concluso l'incontro in video-conferenza tra il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, e i presidenti delle squadre di calcio di Bari e Lecce, Luigi De Laurentiis e Saverio Sticchi Damiani.

All'ordine del giorno, la riapertura degli stadi ai tifosi per il finale di stagione del campionato 2019-2020 (con il Bari impegnato nei playoff di C e il Lecce nel finale di campionato di Serie A, con l'obiettivo salvezza ndr), dopo la presentazione da parte delle due società di un protocollo redatto congiuntamente avvalendosi della consulenza di scienziati, per definire modalità e tempi del ritorno del pubblico allo stadio. Come si era intuito dal tempestivo accoglimento della richiesta di un incontro, Emiliano - in virtù della situazione di nuovi contagi praticamente azzerata in Puglia - si è mostrato incline a recepire favorevolmente la proposta dei due club calcistici più importanti della Regione.

"In questo momento in cui ripartono feste patronali, locali e discoteche - ha esordito Emiliano - siamo dell'idea che sia preferibile riaprire le attività in maniera controllata, piuttosto che lasciar languire interi settori in grande difficoltà, senza che nessuno stia intervenendo per remunerare i danni provenienti da questa situazione. Vogliamo garantire la ripresa delle attività in piena sicurezza. Siamo riusciti a tenere i dati della Puglia molto bassi. C'è una considerazione da fare, giocare a calcio non è solo un divertimento, ma ha anche dei risvolti economici".

Il governatore ha poi ceduto la parola al presidente del Lecce Sticchi Damiani: "È il momento di fare il massimo sforzo per far tornare la gente allo stadio. Quello che stiamo vivendo in questo periodo non ci piace, un calcio senza gente ha molto poco dello spettacolo. Il nostro territorio non ha mai risposto con un numero di abbonati come quello di quest'anno che è un record assoluto. Abbiamo 20mila abbonati, non li avevamo neanche nel primo anno in Serie A, quando ancora non c'erano le Pay tv. Abbiamo un obbligo morale di riaprire quantomeno agli abbonati, secondo i criteri previsti dal protocollo, anche se dovesse essere necessario un meccanismo di turnazione. Nostro malgrado abbiamo ripreso a giocare per concludere perché ce lo chiedeva il sistema. Abbiamo fatto un sacrificio ma non teniamo lontane le persone perché qui rischiamo di perdere la gente e senza gente il calcio perde valore. La Puglia è riuscita a limitare il coronavirus con una grande gestione, se creiamo il precedente che la gente ritorna allo stadio, non vorrei che per la prossima stagione si possa andare incontro ad ulteriori problemi. Zero casi e niente pubblico può voler dire che anche quando ci sarà un ritorno dell'epidemia saranno altri problemi. Noi faremo tutto il possibile per far ritornare la gente allo stadio in osservanza dei protocolli. Riducendo la capienza e magari con la turnazione. Anche se è una contraddizione perché il calcio è di tutti".

Subito dopo è stato il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis a prendere la parola: "Ringrazio il presidente Sticchi Damiani, insieme con l'ausilio di tre scienziati, abbiamo redatto un protocollo per far tornare i tifosi allo stadio. Grazie anche al presidente Emiliano per il supporto mostrato nel voler sensibilizzare il Governo e la Figc. Nella categoria in cui siamo siamo ancora più in difficoltà. Il nostro protocollo è un suggerimento, non siamo presuntuosi, vogliamo solo suggerire per agevolare la ripartenza. Ricordo che gli stadi rispetto ad altri luoghi hanno norme restrittive, hanno profilazione, possiamo distanziare e far entrare e uscire le persone dallo stadio in modo sicuro. Rispetto alle capienze ci sarà una contingenza, potrebbe andare avanti così a lungo e questo creerà un problema economico. La ripartenza sta avvenendo perché il Paese epidemiologicamente è in un momento favorevole, per cui è importante sostenere le strutture. Mi auguro che questo nostro protocollo possa aiutare e spingere".

Emiliano ha poi voluto spiegare l'interesse per la proposta dei due presidenti: "Ci sono settori economici che sono basati tra continuità di relazione tra pubblico e attività che se interrotti rischiano di non ripartire. Pensiamo al campionato di basket, che non è ripartito. Fermare il calcio causerebbe grossi danni all'economia. Gli stadi sono luoghi con standard di sicurezza molto elevati, c'è il riconoscimento, ci sono le forze di polizia, tra i tanti luoghi dove le persone si assembrano gli stadi sono quelli che hanno il controllo dei flussi in entrata in uscita. Limitando la capienza potremmo tentare, facciamo sopralluoghi, verifichiamo le problematiche. Si tratta poi di eventi all'aperto, i rischi di contagio sono prevalentemente al chiuso. Ciò che stiamo facendo oggi non è superfluo, è razionale. Prenderemo in esame la vostra proposta, la inoltreremo al governo perché possa valutarne l'immediato recepimento. Il buon senso la sta facendo da padrone, non possiamo essere intimoriti con una situazione epidemiologica così favorevole. Non possiamo più chiudere il Paese, il lockdown è stato necessario ma non si può ripetere. Il calcio ha sempre tenuto in grande considerazione la tragedia dell'epidemia, c'è però il desiderio di combattere il virus adottando le cautele necessarie al proseguimento delle attività. Vi seguo con trepidazione, rappresentate l'orgoglio e la passione sportiva della Puglia, vi ringrazio per i sacrifici che state facendo. Noi pugliesi siamo una squadra fortissima". 

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