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Empoli-Bari 1-1: steccano Sciaudone e Beltrame. Sicurezza Chiosa

Il giovanissimo difensore disputa una prova autorevole salvando il risultato nel primo tempo. Battuta d'arresto per il centrocampista, mentre il fantasista scuola Juve, non riesce ad incidere

Un’altra partita raddrizzata nei minuti finali, contro una grande squadra come l’Empoli. Il Bari evita la quinta sconfitta nelle ultime sei gare, portando a 2 le partite consecutive in cui è andato a punti. Un punto che fa sì bene al morale, ma che non smuove più di tanto una classifica che vede la squadra stazionare al terzultimo posto. Servirà molto di più per risalire la china, e sabato prossimo, nella sfida casalinga contro il Varese, non saranno ammessi altri passi falsi.

Le pagellle

BARI (4-2-3-1) Guarna 6,5; Defendi 6 Ceppitelli 6 Chiosa 7 Calderoni 5,5; De Falco 5,5 Sciaudone 5 (28’st Marotta 6); Galano 6,5 (37’st Romizi s.v.), Beltrame 5 (19’st Fossati 5,5), Fedato 5,5; Joao Silva 6. A disposizione: Pena, Lugo, Alonso, Polenta, Samnick, Altobello. Allenatore: Alberti 6

Guarna 6,5 – Ancora una volta vede gonfiarsi la rete in avvio di partita. Ammira la prodezza di Tavano, coltivando forse un po’ di invidia per il suo attacco, che necessiterebbe come il pane di giocatori così. Nella ripresa decide di guadagnarsi un altro buon voto volando sull’insidiosa conclusione del bomber empolese

Defendi 6 – Non è un terzino vero, e a tratti lo si intuisce. Pur tra le difficoltà del caso, riesce a disimpegnarsi evitando le figuracce

Ceppitelli 6 – Nella prima frazione, un suo intervento completamente fuori tempo, rischia di regalare il 2-0 ai padroni di casa. Fortuna che c’è Chiosa che salva la porta del Bari. Cresce nella ripresa, ed è lui a ricacciare indietro, la conclusione di Mchedlidze destinata ad entrare in porta

Chiosa 7 – L’anagrafe autorizza a pensare che il ragazzo possa essere il più insicuro, o quello indotto maggiormente a commettere errori dettati dall’inesperienza. Strano, ma vero è invece lui a tenere in piedi l’intero pacchetto arretrato. Sicurezza, senso della posizione e grande personalità sono i pregi evidenziati nella prestazione del ragazzo, a cui si aggiunge un salvataggio sulla conclusione di Croce, che vale un gol

Calderoni 5,5 – Partita senza grossi affanni, ma non spinge più come ad inizio stagione

De Falco 5,5 – Soffre l’inferiorità numerica a cui il suo centrocampo si espone. In fase di impostazione poi, non va oltre il compitino

Sciaudone 5 – Impalpabile come centrocampista schermo davanti alla difesa. Idem quando Alberti lo sposta qualche metro più avanti. Una battuta d’arresto dopo un inizio di stagione esaltante

Galano 6,5 – Il voto premia il gol, con il quale evita ai suoi l’ennesima sconfitta. Pecca però ancora di discontinuità e di egoismo. Ma per questo Bari, resta un elemento imprescindibile

Beltrame 5 – Alberti lo sistema nella sua posizione più congeniale, a ridosso della punta. Ma a parte una percussione centrale, archiviata con un sinistro alto, i fari sui suoi piedi restano spenti. Dà l’impressione di essere ancora troppo acerbo

Fedato 5,5 L’ombra di se stesso. Qualche piccolo spunto, alternato ad una buona dose di errori, sono la fotografia di una prima parte di stagione da dimenticare. Occorre richiamare in fretta il vero Fedato, perché della sua pallida controfigura, questo Bari non sa che farsene

Joao Silva 6 – Il gioco palla a terra del Bari stona parecchio con il suo desiderio di palloni alti. Cerca comunque di fare reparto, e di aprire gli spazi per le incursioni dei suoi compagni. L’impegno vale la sufficienza

Fossati 5,5 – Questa volta il suo ingresso non si avverte molto nel gioco dei biancorossi. Anche lui dovrebbe cominciare a tirar fuori un po’ più di personalità, se vuole che Alberti gli consegni le chiavi del centrocampo

Marotta 6 – Entra per dar peso maggiore all’attacco dei galletti. Non disputa la partita dell’anno, ma per lo meno fa sentire la sua presenza con il fisico e la voglia di cambiare il risultato

MISTER ALBERTI 6 – Per la seconda partita di fila il Bari acciuffa il pareggio nei minuti conclusivi. Il cambio di modulo non sortisce gli effetti sperati, più per gli interpreti scelti, che per il sistema di gioco. Dei quattro giocatori offensivi, nessuno si preoccupa di dare una mano ai due di centrocampo, in costante affanno e incapaci di contrastare l’ispiratissimo Valdifiori. Aggiusta un po’ le cose con i cambi. Ma sabato contro il Varese serviranno cambiamenti soprattutto a livello di personalità e di approccio alla partita.

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