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Gatti e Delvecchio presentano il settore giovanile del Bari: "A lavoro per il futuro"

I galletti hanno presentato lo staff del Settore Giovanile per la stagione 2017/18. Presenti Fabio Gatti, direttore sportivo della Primavera, e Gennaro Delvecchio, responsabile del settore giovanile

Tanta carne al fuoco in casa Bari: dopo la notizia dell'accordo tra il club e Birra Peroni, la società di via Torrebella ha incontrato la stampa per presentare il rinnovato settore giovanile biancorosso.

A fare gli onori di casa sono state le due figure scelte da Giancaspro e Sogliano per trainare il vivaio barese, ovvero Fabio Gatti nelle vesti di direttore sportivo, e Gennaro Delvecchio, in qualità di responsabile del settore giovanile.

A prendere per primo la parola è stato l'ex calciatore di Perugia, arrivato a Bari inizialmente nelle vesti di collaboratore di Sogliano: "Il lavoro che stiamo portando avanti getta le basi per il futuro - ha esordito -. Avvicinare la Primavera alla prima squadra è tra i principali obiettivi, e già da quest'anno abbiamo incominciato a farlo, naturalmente con grandi margini di miglioramento. Tra me e Gennaro Delvecchio c'è un continuo scambio di idee, informazioni e grande collaborazione. Siamo contenti degli allenatori scelti. Prendo come esempio De Angelis, tecnico della Primavera: allenava in Lega Pro e ha scelto di sposare il nostro progetto. Speriamo di far bene, siamo qui ad impegnarci per il bene del Bari. Quello del settore giovanile è un lavoro a lungo termine, i risultati si vedranno tra qualche anno".

Obiettivo: portare i ragazzi in prima squadra

In passato il vivaio biancorosso ha sfornato grandi talenti e nel 1997 ha addirittura vinto il Torneo di Viareggio, competizione di categoria tra le più prestigiose. Da anni, tuttavia, si può notare una fase di stanca, coincisa anche con le alterne fortune della prima squadra e della società in genere. "Per una società di calcio il settore giovanile è tra le cose più importanti - ha aggiunto Gatti -. A Bari sapete bene di cosa parlo, in passato soprattutto avete avuto ragazzi che vi hanno fatto divertire. Oggi ci sono dinamiche non facili, dobbiamo organizzare bene le strutture, campi d'allenamento. Noi abbiamo le nostre idee. Non vogliamo vincere i campionati, ma quello di far crescere i ragazzi, portarli in prima squadra o apportare benefici alla prima squadra". Riguardo al rischio di vedersi privare dei migliori talenti, l'ex calciatore del Perugia ha dichiarato: "Ciò che facciamo è dare grande disponibilità e servizi ai ragazzi. Il fatto che i grandi club saccheggino non è un problema, se arriva la grande squadra, e il ragazzo vuole andare, bisogna sedersi a un tavolo. Se vengono presi ragazzi a cui non è ancora stato offerto un contratto possiamo fare ben poco".

Etica ed entusiasmo alla base del settore giovanile

Ha preso poi la parola Gennaro Delvecchio, che a Bari ha chiuso la carriera da calciatore, e per il quale si tratta dunque di un ritorno, questa volta nelle vesti di coordinatore. "Ringrazio Giancaspro e Sogliano per avermi scelto. Per me è un orgoglio essere qui, ho accettato subito con grandissimo entusiasmo. Il nostro obiettivo - ha dichiarato - è far sì che i servizi a disposizione dei nostri ragazzi siano di prima qualità. Per gli Under-17abbiamo puntato su Longo, un allenatore capace, che ha speso la sua vita nel calcio. A lui non interessava quale categoria gli avremmo offerto, questo è indice di quanto Bari sia ancora attraente. Il Bari non può spendere quanto spendono le grandi società, noto che il lavoro va abbastanza bene e che qualcosa è cambiato. Con quale criterio sono stati scelti i mister? La scelta è avvenuta prima di tutto dal punto di vista etico, concetto alla base del settore giovanile. Sono convinto che abbiamo preso grandi uomini al tempo stesso molto preparati tecnicamente. Nulla è stato lasciato al caso. Ognuno degli allenatori ha grande entusiasmo e voglia di emergere. Con i giovani ci vuole gente che ha entusiasmo, non basta il patentino da tecnico".

Costruire una rete territoriale

Competere con le società più importanti, specie quelle del nord, è attualmente impensabile. Lo sa bene Delvecchio che ha indicato la linea tracciata dal club: "La società è stata chiara, abbiamo un budget, nelle caratteristiche di ogni società di B, ma si può sopperire ad un discorso economico con persone qualificate. Bisogna sapersi adattare. Il budget è relativo, dobbiamo creare una buona rete territoriale. Far capire che rimanere a Bari è più importante, quando si è giovani può essere dura andar via". Sulla stessa scia le parole di Fabio Gatti: "E' fondamentale essere realisti, noi non possiamo competere con squadroni, dobbiamo costruire relazioni sul territorio, con le altre società. Inutile fare paragoni ad esempio con l'Atalanta, magari sarà possibile tra qualche anno. Il direttore sa tutto della primavera, Grosso è venuto a vedere diverse partite, conosce i ragazzi, molte volte si allenano con lui". Riguardo alla stagione in corso, il ds dei giovani ha aggiunto: "La Primavera in questa stagione non ha mai perso ma non ci interessano i risultati. Per noi conta che ci siano ragazzi con qualità tecniche e morali. In Primavera ci sono elementi che in prospettiva possono arrivare in prima squadra, ma non faremo nomi". Per concludere al duo Gatti-Delvecchio è stato chiesto se il Bari parteciperà al Torneo di Viareggio 2018: "Stiamo valutando - la risposta -. E' un torneo prestigioso, bisogna essere pronti per farlo".

L'organigramma completo del settore giovanile può essere consultato a questo link

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