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Giancaspro: "Rinvio playoff una forzatura. Bari solido a prescindere da come andrà a finire"

Lungo intervento del presidente dei galletti. Affrontati temi come il rinvio dei playoff, la solidità del club e il futuro di Grosso e Sogliano

Già nella giornata di ieri Mino Giancaspro aveva fatto sentire la propria voce riguardo all'assurdo finale di stagione del campionato di Serie B. Oggi il presidente di FC Bari 1908 ha voluto ulteriormente rafforzare il proprio pensiero mediante una conferenza stampa-fiume in cui sono stati toccati diversi argomenti: dal procedimento che vede coinvolto il club, fino al futuro della società a prescindere da come si concluderà la stagione dal punto di vista sportivo. 

"A partire da gennaio - ha esordito Giancaspro - attorno alla mia figura e alla socità si è abbattuta una vera e propria tempesta perfetta i cui strascichi si sono protratti fino alla fine di questo campionato. Questa è una piazza meravigliosa nella quale se si raggiungono gli obiettivi si diventa qualcuno. Allo stesso tempo è una piazza critica. Ho cercato di far capire a tutti dall’allenatore all’ultimo componente della rosa che dovevano calarsi in questo ambiente che si esalta ma si deprime molto rapidamente, tifo e stampa inclusi".

Rinvio playoff un danno per tutti

"Abbiamo fatto un buon lavoro, migliore dello scorso anno. Abbiamo centrato i playoff e al 22 maggio la classifica ci ha visti chiudere al sesto posto. Merito di Grosso, Sogliano e della società che ha investito tanto consolidando il parco di giocatori di proprietà ampliandolo a una trentina di elementi. Anche per questo a differenza di chi ha investito meno, saremmo arrivati a questa fase del campionato con i soli Cissé e Andrada indisponibili, il rinvio delle gare ci danneggia. A noi come altri club. Il finale di campionato è stato positivo nonostante alcuni episodi. All'indomani della gara di Parma Zamparini mi aveva addirittura chiesto di fare un comunicato congiunto circa la regolarità di alcune cose ma ho preferito evitare. Se solo ci fosse stato il VAR però..."

Tre gradi di giudizio in una settimana

Il discorso di Giancaspro, tuttavia, non attiene soltanto al lato sportivo ma contempla anche i tempi della giustizia, ritenuti troppo brevi per garantire un giudizio equo: "C’è stata una forzatura che ha fatto spostare le gare a due giorni dalla disputa. Non parlerò di vicende giudiziarie, ma vi parlo della mia incredulità sulla decisione di spostare i playoff. Vanno tenuti in conto gli interessi, ci sono tre gradi di giudizio che non si possono esaurire in una settimana, a meno che come tanti pavidi giustizialisti amano fare, non si intenda condannare già sulla base di un articolo. Questo potere della stampa e di chi la utilizza in modo perverso esiste da sempre ma quando parliamo di regole e giustizia formale ritengo sia folle che i tre gradi previsti dalla normativa possano concludersi in una settimana. Noi rischiamo il capitale proprio e dobbiamo aspettare venerdì 1 giugno per capire se giochiamo a Bari o a Cittadella".

Il Bari ha sempre pagato le tasse

Il presidente del Bari ha anche svelato un retroscena: "C’è stato un consiglio direttivo in Lega a cui non sono stato invitato a differenza del Cittadella. La ritengo una circostanza alquanto strana. Mi auguro ci siano le registrazioni. Quello che è successo è vergognoso, e quanto accaduto dopo ribadisce che non c’è stato rispetto. Nessuno ha voluto procrastinare decisioni, il TNF ha deciso consapevolmente per il rinvio a giugno, ecco perché è la Procura che ha determinato questo slittamento. Voglio evidenziare che questa società ha sempre pagato le tasse, nessuno può permettersi di affermare il contrario, è tutto documentato. Sotto la gestione Giancaspro i conti sono chiari e sotto controllo. Gli oltre 16 milioni di perdite li ho riparati io, senza di me non ci saremmo iscritti al campionato. Il mio piano di risanamento continua, ho impostato attività strategiche di grande levatura a livello di partnership italiane ed estere, abbiamo tifosi sparsi ovunque. Nonostante tutto il fango che qualcuno si permette di continuare a buttare senza metterci la faccia, io continuo per i nostri tifosi lontani".

La società ha un futuro solido

Nonostante il club biancorosso non conosca ancora la sentenza definitiva e neanche l'esito sportivo dei playoff, nessuna di queste due componenti potrà avere un impatto sul futuro del Bari: "Abbiamo giocatori di qualità di nostra proprietà che potranno garantire importanti plusvalenze. Ho un piano B. La società andrà avanti a prescindere da come si chiuda il campionato. Ci sono tanti giocatori che ci vengono richiesti e di cui non ci priveremo per quattro soldi così come accaduto a gennaio. Il nostro progetto sportivo va avanti, Giancaspro, Sogliano e Grosso vanno avanti. Poi dalla categoria dipenderà il rinforzamento del management. Il nostro obiettivo è di 3-5 anni, duro lavoro, serietà, vogliamo prima i fatti di sbandierare cose, noi diciamo ciò che c’è quando è certo. Non ci sono cambi di programma, stiamo andando avanti anche sull’operazione stadio, interessa al club e alla proprietà, ci sono delle problematiche legate al vincolo di Piano, non stiamo prendendo tempo, pensiamo di meritare quantomeno la classifica del 22 maggio. Se riguardiamo dall’inizio del campionato a oggi, possiamo asserire che qualche punto in più ci manca".

Striscioni frutto di un clima esasperato

In merito agli striscioni contro di lui apparsi ieri Giancaspro ha infine commentato: "Non li ho visti personalmente, li ho visti in TV. Se non mi sentissi a capo di un’armata, avrei mollato, non ho chiesto a nessuno di accettarmi per forza. Ho investito qualche denaro in questa società. Se la massa un domani dovesse volermi fuori non potrò oppormi. Non credo a una regia, penso siano striscioni messi da qualche ultrà ma voglio bene a tutti. Li posso capire, le notizie distorte possono esasperare gli animi. Sono convinto che non è vero quanto è stato scritto. Ci sono libri contabili che attestano che tutto e tutti sono stati pagati".

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