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Tifoso del Cittadella invitato a Bari: "Il pubblico del San Nicola mi ha fatto venire la pelle d’oca"

Giuseppe Ferronato lunedì scorso era l'unico tifoso dei veneti nel settore ospiti. L'imprenditore alberghiero Vito Vasile gli ha offerto un soggiorno di una settimana a Bari. "Verrò con gli amici ciclisti Beghetto e Bianchetto". "Troppa attenzione su di me, seguire la mia squadra è una passione, spero avvicini tutti al tifo non violento"

Lunedì scorso era a Bari per tifare il suo Cittadella. Nel settore ospiti con la sciarpa granata e due vessilli nello zaino. Di fronte a lui quasi 36mila supporter biancorossi. Uno contro tutti, ma il suo attaccamento ha fatto il giro dell’Italia. E Bari non ha voluto essere da meno.

Tanto che l’imprenditore Vito Vasile lo ha contattato offrendogli un soggiorno di una settimana nel capoluogo pugliese, un modo per testimoniare l’affetto della comunità barese nei confronti di una espressione genuina di tifo. Un invito accolto con entusiasmo dal diretto interessato: Giuseppe Ferronato, pensionato e ultras del Cittadella. “Ringrazio per il gentile invito il dottor Vasile, tornerò ben volentieri a Bari, una città bellissima che ho avuto modo di conoscere quando ho lavorato a Modugno – afferma -. Però voglio dire che seguire la mia squadra è una cosa che faccio da sempre, che mi viene dal cuore, nulla di sensazionale”.

Ferronato ha 58 anni. Nella vita ha fatto per lunghi anni il montatore meccanico. Segue il suo Cittadella in trasferta dal 2008, quando i veneti vinsero i play-off per accedere in serie B contro la Cremonese. E’ stato invitato già per il match tra Bari e Novara in calendario il prossimo 30 maggio, ma ha dovuto rinviare per una ragione semplice: “Viene prima il Cittadella, che è impegnato a Lanciano, ma se il Bari andrà ai playoff sarò in Puglia con  due miei amici ciclisti Giuseppe Beghetto e Sergio Bianchetto, entrambi medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Roma del 1960”.

Tantissimi tifosi gli hanno reso onore. La sua è una dimostrazione di tifo semplice e autentico: “A Cittadella i tifosi ospiti sono accolti, brindiamo con loro. Durante la partita gli sfottò ci possono stare ma dopo tutto ritorna normale”. Non è la prima volta che  ha deciso di seguire la squadra da solo. “E’ capitato anche a Crotone, ma di solito quando ci spostiamo non siamo in parecchi. Per noi è un modo di stare insieme e tifare la nostra squadra del cuore”.

Lunedì il tifo del San Nicola lo ha colpito come non mai: “Giro l’Italia, sono stato anche a San Siro nel match contro l’Inter, ma quello che ho visto a Bari non ha paragoni”, commenta. “Un tifo e un pubblico da serie A, la squadra merita di essere promossa non solo per come sta giocando ma soprattutto per la sua tifoseria – continua -. Vi confesso che alla fine, durante i festeggiamenti, ho avuto la pelle d’oca”.

A Bari porterà i depliant della sua amata città veneta. “Spero che i riflettori su di me si spengano subito, ma sono contento perché mi auguro che qualcuno possa informarsi su Cittadella – prosegue -. Quando verrò in Puglia porterò del materiale promozionale del mio Comune, una città medievale con una cinta muraria del 1200 unica nel suo genere”. “Sarà una bella occasione per venire a sostenervi, per conoscere Bari e raccontarvi la nostra storia”, conclude. Lo lasciamo mentre prosegue la corsa verso gli allenamenti. “C’è una salvezza da conquistare, vado a vedere cosa combinano i nostri”.

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