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Meno fondi per lo sport in città, l'Uisp lancia l'allarme

Il presidente Elio Di Summa lamenta la scarsa attenzione dell'amministrazione nei confronti di questo tipo di attività: "Sappiamo che con la crisi sono stati tagliati i finanziamenti ma le nostre casse sono vuote"

Fondi e finanziamenti esigui e scarsa attenzione da parte delle istituzioni. Secondo l'Uisp di Bari, "lo sport in città è messo in secondo piano". Le parole sono del presidente Elio Di Summa che lamenta come la crisi economica si ripercuota anche sulle attività sportive pubbliche del capoluogo pugliese.

L'analisi del numero uno dell'Unione Italiana Sport Per Tutti si riferisce, in particolar modo, alla struttura di Capocasale, a San Girolamo. Qui lo scorso anno l'amministrazione investì 400mila euro per ristrutturare il campo da calcio regolamentare. L'associazione, invece che affidare le opere alle imprese, preferì far lavorare delle cooperative sociali locali. In più, con 50mila euro, i ragazzi del liceo scientifico De Nittis realizzarono murales per abbellire la zona.  Sono passati 5 mesi da quel restyling e che cosa succede a Capocasale? La situazione, a quanto pare, non è rosea, non tanto da un punto di vista strutturale quanto da quello economico. Insomma, i soldi da investire in attività sportive "veramente per tutti" sono pochi. I contributi, comunali e regionali, "sono stati tagliati a causa della crisi e noi non sappiamo come mandare avanti le nostre attività". Di Summa racconta ancora, rivendicando la posizione dell'associazione: "Questa struttura è un esempio concreto di come si mettono in campo le buone pratiche. E’ la testimonianza di ciò che ha fatto l’Uisp per San Girolamo e per tutta la città di Bari". E rimarca: "I fondi per lo sport sono sempre pochi, anzi più passa il tempo, minore è l’attenzione che viene data a queste attività". Anche perchè "queste attività svolgono una vera e propria funzione sociale”. E sottolinea come i "contributi sono pochi e le casse sono sempre più vuote".
Eppure per utilizzare la struttura (che riunisce campo di pallavolo, basket e pattinaggio artistico), le associazioni pagano all'Uisp, che la gestisce, 15 euro all'ora, 20 per usare il campo da calcio. Per non parlare, poi, degli anziani, che ogni mattina vanno a Capocasale partecipando gratuitamente ai corsi messi a loro disposizione.
 
Il centro sportivo, quindi, è presente, attivo e funzionante e, in quanto tale, ha bisogno di una costante manutenzione che l'Uisp non può sempre permettersi: "Qualche giorno fa, abbiamo dovuto aggiustare i pannelli di copertura volati a causa del maltempo. Noi investiamo - chiude Di Summa - ma abbiamo bisogno di aiuti e non sappiamo fino a quando possiamo continuare a sostenere queste spese".

 

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