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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ipotesi riforma per il calcio italiano: Serie B a 40 squadre. Svolta promozione per il Bari?

La Figc valuta una riforma dei campionati che coinvolgerebbe Serie B e Serie C. Meno club professionistici e maxi-cadetteria divisa in due gironi di cui farebbero parte anche i biancorossi

La ripartenza del calcio, momentaneamente fermo a causa dell'emergenza coronavirus, continua ad essere un argomento ampiamente dibattuto. Nelle scorse ore è circolata con insistenza l'ipotesi di una riforma del sistema calcistico che coinvolgerebbe Serie B e Serie C, lasciando inalterata la Serie A.

Nello specifico la riforma prevederebbe la riduzione del numero di club professionistici che passerebbero dagli attuali 100 a 60; il campionato cadetto passerebbe da 20 a 40 squadre inglobando 20 squadre dalla Serie C e verrebbe suddiviso in due gironi, sancendo tre promozioni, due dirette e una attraverso i playoff. La terza serie, invece, non sarebbe più una lega professionistica ma diventerebbe semi-professionistica o dilettantistica, diminuendo così i costi per i club. Allo stato attuale, infatti, moltissime società rischiano di non potersi iscrivere ai campionati della prossima stagione (anche per questo i numeri la B potrebbe essere a 32 o 36 squadre).

Uno scenario che dipingerebbe un calcio molto diverso con una maxi-Serie B a cui potrebbe aspirare in maniera concreta il Bari, secondo nel suo girone al momento dell'interruzione del campionato e desideroso di centrare l'obiettivo promozione. Se l'ipotesi dovesse essere approfondita e portata avanti, ci sarebbero pochi dubbi sul fatto che il club di proprietà della famiglia De Laurentiis faccia parte della nuova cadetteria: a loro favore i biancorossi, oltre a una società solida alle spalle, avrebbero fattori come i risultati, la storia sportiva, bacino d’utenza e strutture.

Riforma del calcio: la nota della Figc

Dopo la diffusione della notizia, la Figc ha pubblicato una nota sul proprio sito ufficiale: "Con riferimento all’ipotesi di riforma dei campionati, in particolare sulla Serie C, circolata nelle ultime ore su alcuni organi di informazione e sui social media, la FIGC precisa che nel tavolo di confronto istituito dal presidente Gabriele Gravina con tutte le componenti federali lo scorso gennaio, sono stati discussi diversi scenari, ma i lavori si sono interrotti a causa dell’emergenza da Covid-19. Non appena possibile, è volontà della Federazione riprendere a discutere alcune proposte di riforma nel rispetto delle norme statutarie.

Al contempo, la riunione del Consiglio Federale programmata l’8 maggio è stata posticipata per la necessità di maggiori approfondimenti. Per consentire al sistema calcio di fronteggiare la crisi contingente, il Consiglio Federale sarà prossimamente riconvocato con all’ordine del giorno le tematiche inerenti la ripresa dell’attività sportiva e per stabilire le linee guida per l’iscrizione ai prossimi campionati".

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