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Stellone: "Mancanza di continuità dovuta alle assenze. Io in bilico? Non ci penso"

Le parole del tecnico biancorosso in conferenza stampa alla vigilia di Bari-Pro Vercelli

La sconfitta di Novara ha tolto al Bari quel briciolo di serenità ritrovata dopo la vittoria col Trapani. Il calendario, tuttavia, offre ai biancorossi la possibilità di rifarsi immediatamente a distanza di tre giorni dal quarto tonfo stagionale: domani pomeriggio alle 15 al San Nicola arriva la Pro Vercelli. I piemontesi hanno gli stessi punti in classifica dei galletti, ma hanno obiettivi completamente diversi. I biancorossi dovranno fare del loro meglio per voltare pagina e iniziare una striscia di risultati positiva che possa mettere al sicuro la posizione di Roberto Stellone, tornata pericolante dopo il ko del Piola. 

Il tecnico del Bari è intervenuto in conferenza stampa nel tardo pomeriggio per analizzare il momento dei suoi e introdurre la gara di domani. Ecco le sue risposte ai cronisti presenti:

"In questo momento c'è poco da parlare. Abbiamo fatto quattro giorni di ritiro. C'è mancata continuità di prestazioni, dobbiamo voltare pagina, ottenere una vittoria, perché le vittorie aiutano ad acquistare certezze. Non le abbiamo avute per via di tanti problemi, ci sono mancati giocatori importanti. Ritroviamo giocatori utili alla squadra. Vi dico la formazione: Micai, Sabelli, Moras, Di Cesare e Cassani, Furlan, Romizi,Valiani, Doumbia, Maniero e Brienza. Aldilà della Pro Vercelli, vogliamo riprenderci dalla partita negativa di Novara, dove nel primo tempo non abbiamo giocato. Non possiamo regalare un tempo agli avversarsi, ripartiamo dagli ultimi minuti in una gara in cui conta vincere giocando con coraggio. In queste partite serve coraggio". 

C'è un filo conduttore che accomuna le vostre partite negative?
"Nelle partite in cui abbiamo fatto meno bene, posso parlare di Frosinone. La difesa non è stata all'altezza, col Novara è stato l'attacco. Non parlo dei 4 difensori o dei due attaccanti, ma a livello di squadra. Abbiamo cambiato spesso sia per gli infortuni, giocatori in Nazionale, sia perché era necessario ruotare. Da lì ho cambiato 4-5 elementi, ho avuto buone risposte con Brescia ed Entella. Gli stessi hanno giocato a Frosinone e la gara è stata negativa. Cambiati alcuni elementi, col Trapani abbiamo rischiato poco e fatto tre goal. Nel turno infrasettimanale ho cambiato perché Di Cesare e Maniero non erano al meglio, rischiavamo di perderlo per un paio di mesi. Non volevamo fare un errore simile, per quello ho messo Monachello e De Luca. Valiani era affaticato. Se non abbiamo un 11 di base è dovuto ad un mix di fattori. Siamo gli unici a non aver mai vinto due partite di fila, ciò che mi conforta è che dopo ogni sconfitta abbiamo sempre reagito. Sono sicuro che i ragazzi daranno il massimo per cambiare l'andazzo della situazione. Non vedo squadre oltre il Verona che possano ammazzare il campionato. Siamo a -2 dal Benevento, ottavo. Rivedendo classifiche degli anni scorsi ci sono tanti esempi di rimonte. Dobbiamo assolutamente vincere,".

Da cosa dipende l'Incapacità di vincere...
"Nelle partite dove abbiamo fatto bene ci siamo comportati da squadra, a Frosinone nella prima mezz'ora avevamo fatto bene, poi c'è stato un blackout. Col Novara anche siamo andati sotto pur concedendo poco. Nei secondi tempi siamo sempre positivi. Mi aspetto un po' di continuità".

Si sente in bilico?
"E' giusto chiederlo ad un allenatore che allena una squadra ambiziosa. Tutti gli allenatori sono in bilico, io non ci penso neanche. La squadra mi ascolta, cerca di fare ciò che le viene chiesto, a volte ci riesce a volte no. Bisogna fare il possibile per cambiare questo momento. Anche gli allenatori più bravi sono stati in bilico. So benissimo che quando non vengono i risultati il primo a pagare è l'allenatore. Io sono concentrato sull'obiettivo e sulla gara di domani che può permetterci di tirare fuori la testa dal guscio".

E' deluso dai suoi giocatori?
"Devo lavorare e convincere i giocatori a seguirmi. Sapevamo che avremmo potuto avere difficoltà. Avessimo avuto qualche punto in più, nonostante i nostri problemi in avvio, staremmo parlando di un Bari che lotta per le prime posizioni. Non contano molto le prime giornate, il campionato è lungo. Purtroppo non c'è stata continuità nello schierare gli stessi 11 per diversi motivi. De Luca? E' un giocatore importante, può fare meglio. In questo momento non sta benissimo perché non segna da tempo, gli ho detto di stare sereno perché il goal arriverà".

Ivan meglio in mezzo o sulla fascia?
"E' un elemento duttile in passato ha fatto anche il terzino, la mezz'ala. Ha corsa. In questo momento sta rendendo meno rispetto alle sue potenzialità, per noi allenatori contano molto la rabbia e la determinazione, a prescindere dal modulo. Si è offensivi o difensivi in base agli interpreti. Se si è in giornata è probabile vincere, viceversa ci sono buone probabilità di perdere. Il calcio è un gioco fatto di duelli. Nelle partite in cui abbiamo perso più duelli abbiamo perso". 

Cosa pensa della Pro Vercelli?
"Non è partita benissimo ma dopo aver cambiato ha trovato una sua quadratura. Tiene il possesso, cerca di giocare. Nell'ultimo periodo stanno raccogliendo buoni risultati, Moreno è un allenatore bravo e capace che ha grandi qualità. Ebagua? E' un buon giocatore, qui mi fece 2 goal, vorrà dire che domani ne farà altri due ma vinciamo noi 3-2 (ride ndr)".

Ci sarà un atteggiamento più accorto?
"In generale dobbiamo essere più bravi nel capire i momenti della partita. Ci sono momenti in cui c'è bisogno dell'aiuto di tutti. Le partite vanno a folate, se vedete le storie delle nostre partite. Quest'anno ci è capitato di mettere sotto gli avversari quando abbiamo pareggiato, le altre invece sono state molto equilibrate. La squadra ha bisogno di coraggio. Coraggio vuol dire farsi dare la palla, non avere paura. Si tratta di avere idee. Il calcio non se lo inventa nessuno, se ci sono dei giocatori che si propongono e chiedono il pallone è tutto più semplice".

Conta ancora su Martinho?
"Gli esterni sono l'unico ruolo dove abbiamo cambiato spesso. Si gioca in 11, Fedato dovrà star fermo 20-25 giorni. Non ci sono regole scritte. Doumbia è fresco, ha gamba, ci serve uno così in questo momento. Poi ci sono gli avversari, gli stati d'animo. Noi dobbiamo cambiare il nostro".  

La squadra ha problemi di entusiasmo?
"Non siamo demotivati, è solo che in questo momento la nostra testa non è sgombra, quindi dobbiamo cercare noi di modificare questo momento. La maglia un peso? Giocare con entusiasmo davanti a un pubblico del genere venendo da partite negative può essere più difficile. L'entusiasmo si crea vincendo, noi su 11 partite ne abbiamo vinte 3. I tifosi? Non posso dirgli nulla, sono stati ineccepibili. Noi vogliamo riportare la gente allo stadio con le prestazioni".

Si vocifera di sue incomprensioni con Sogliano. Ciò può incidere sul rendimento della squadra?
"A parte che quando i ragazzi vanno in campo non pensano di certo a queste cose ma a dare il massimo per se stessi e per la squadra. C'è una preparazione per arrivare a vincere, non si vince perché ti chiami Bari e hai una piazza importante, le partite si vincono con la qualità. Basta che in 2-3 vengano meno per qualità e diventa tutto in salita. Se la gente dice che io e Sogliano non andiamo d'accordo non mi interessa, non rispondo".

Sembra quasi che i suoi facciano fatica a leggere le partite...
"Può essere dovuto al fatto di cambiare tanto. Sul discorso che ancora non siamo squadra non sono d'accordo. Abbiamo sempre fatto una buona prestazione e dopo abbiamo fallito. Perdere 4-5 elementi importanti diventa dura. Poi che a volte si riesca a vincere anche cambiando è un altro discorso. Per ora abbiamo recuperato giocatori importanti":


 

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