Stancarone, bomba sul Bari: "Si poteva non sapere?"

Forse il momento è arrivato. Forse il periodo per tentare di mostrare gli(eventuali) scheletri nell'armadio del Bari calcio è propizio: dopo l'uscita di Andrea Masiello, venuto allo scoperto con la sua volontà di raccontare alla giustizia sportiva le implicazioni sue e di altri suoi ex compagni nella vicenda 'Scommessopoli', è l'antiquario barese Paolo Stancarone a gettare altra benzina sul fuoco.

L'imprenditore originario di Palo del Colle, impegnato qualche anno fa in un tentativo di acquisizione della società biancorossa poi, come ormai prassi, naufragato senza esito, pubblica sulla sua pagina Facebook un post relativo alla vicenda destinato a far discutere. Stancarone, infatti, qualche giorno fa ha scritto: "La retrocessione del Bari la passata stagione era data a 8. Giocando 2 milioni se ne prendevano 16. Ora mi chiedo: in una città come Bari, dove i portinai sanno tutto di tutti, è mai possibile che nessuno si sia accorto di nulla? Gli applausi sotto la curva dopo addirittura la quinta partita consecutiva persa erano normali? E i dirigenti non hanno notato i movimenti strani negli alberghi? Si poteva non sapere?"

Parole che suonano come un campanello d'allarme per chi di dovere visto che, soprattutto negli ultimi due quesiti posti da Stancarone, paventano un'eventuale responsabilità oggettiva della società. Una situazione, insomma, che rischia di precipitare in un vortice che potrebbe condurre alla retrocessione d'ufficio e, eventualmente, anche ad un'istanza di fallimento. Ma questa(forse) potrebbe essere considerata per l'ambiente e i tifosi tutti una soluzione non così drammatica se alla distruzione facesse seguito una ricostruzione con delle fondamenta di spessore diverso...