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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Da zona rossa ad arancione per un giorno: cosa cambia oggi 4 gennaio

Unico giorno di allentamento delle restrizioni prima dell'ultima stretta in vista dell'Epifania: dagli spostamenti agli orari dei negozi, quali sono regole e divieti in vigore

Puglia (come tutta Italia) arancione per un giorno. Mentre il governo discute su cosa accadrà a partire dal 7 gennaio (con una probabile proroga delle restrizioni adottate per il periodo natalizio), solo per oggi, lunedì 4 gennaio, si allentano le maglie della zona rossa (che scatterà nuovamente da domani e per due giorni, 5 e 6 gennaio). Cosa cambia dunque? Le differenze principali riguardano gli spostamenti e le aperture/chiusure dei negozi. 

Nella zona arancione, come ricorda Today.it, è possibile spostarsi liberamente all'interno del proprio comune (ma non si può uscire dal proprio municipio o dalla propria regione) senza autocertificazione. Resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5, così come le deroghe per massimo due persone che consentono gli spostamenti per andare a casa di amici o parenti. L'autocertificazione serve per chi ha necessità di uscire dal proprio comune o dalla propria regione per i motivi di lavoro, salute, estrema necessità e urgenza. Sono aperti tutti i negozi tranne bar e ristoranti che possono comunque fare consegna a domicilio e asporto. Sono aperti i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici.

Nella giornata odierna, dunque: si possono effettuare spostamenti all'interno del proprio comune liberamente dalle 5 del mattino alle 22; si possono effettuare spostamenti al di fuori del proprio comune per fare visita a parenti e amici ma sempre all'interno della propria regione;  non si può uscire dalla propria regione; ci si può spostare fuori dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, percorrendo una distanza non superiore a 30 chilometri e senza recarsi nel capoluogo di provincia. Rimane comunque possibile, nella zona arancione come nella zona rossa, spostarsi tra comuni per raggiungere i figli minorenni presso l'altro genitore o l'affidatario o per condurli in casa propria. È consentito andare in chiesa dalle 5 alle 22 e sono consentite le passeggiate e le attività motorie. Permesso anche raggiungere parchi pubblici e giardini all'interno del proprio comune, il gioco dei bambini all'interno di parchi e ville e lo spostamento per partecipare a funerali di parenti. Fare rientro al domicilio o alla propria residenza è sempre consentito (nelle ore in cui non è in vigore il coprifuoco). All'interno degli esercizi deve essere assicurata la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di un metro. Gli ingressi devono essere dilazionati in modo che non si creino assembramenti all'interno dei locali e non si deve rimanere nel negozi più del tempo necessario per l'acquisto di beni. 

Come spiegano anche le Faq del governo sul sito della presidenza del consiglio dei ministri, per quanto riguarda i negozi in zona arancione: i bar e i ristoranti sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto fino alle 18 e per la consegna a domicilio che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali, l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali; possono restare aperti oltre le ore 18 solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano, come nella zona rossa. Quindi è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati. Qualora manchi tali servizio all’interno del proprio albergo o della propria struttura ricettiva il cliente potrà avvalersi di una ristorazione mediante asporto o mediante consegna “a domicilio” (eventualmente organizzata dall’albergo), nei limiti di orario consentiti, con consumazione in albergo. Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. 

(foto di repertorio)

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