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Alla Manzari-Buonvino il primo giorno di scuola di due bimbe ucraine: fiori di carta colorati e l'accoglienza dell'assessore Romano

Presente alla cerimonia nella scuola dell'infanzia anche uno speciale 'mediatore', un bimbo italo-russo che conosce molte parole della lingua ucraina. Le due bambine arrivano dalla città di Leopoli

Il benvenuto del Comune di Bari a due alunne che iniziano una nuova vita in terra barese. L'assessore alle Politiche educative e giovanili Paola Romano ha accolto questa mattina due bambine ucraine, provenienti dalla città di Leopoli al loro arrivo alla scuola dell'infanzia Manzari-Buonvino. Presente anche uno speciale 'mediatore', un bimbo italo-russo che conosce molte parole della lingua ucraina. Al termine della cerimonia i bambini hanno offerto ai loro nuovi compagni dei fiori di carta con i colori dell’Ucraina “Negli ultimi giorni abbiamo accolto nelle scuole della città dei nuovi alunni provenienti dall’Ucraina - ha dichiarato l'assessore Romano -. Sono momenti speciali, per noi adulti, che ci richiamano alle responsabilità della storia, e giorni molto delicati per i piccoli, per i quali ci stiamo impegnando affinché ritrovino, almeno in parte, una dimensione di normalità. Genitori e bambini ucraini, come accaduto ieri nella scuola Re David, spesso vengono accompagnati da splendide famiglie baresi che hanno scelto di accoglierli nelle loro case, dando loro un affetto incredibile".

L'assessore ha poi fatto un plauso alla generosità della città di Bari, "ampiamente dimostrata da famiglie che aprono le loro case e testimoniata con donazioni di effetti personali e occasioni di socializzazione, come corsi di nuoto o partite di calcetto, assieme a tanti piccoli gesti d’accoglienza - ha aggiunto -Stiamo ricevendo tantissimi segnali di solidarietà sincera da tutta la città: tutte le scuole cittadine pubbliche e paritarie, ad esempio, hanno offerto la propria disponibilità ad inserire bambini e ragazzi che ne avessero bisogno e tante associazioni hanno offerto loro la partecipazione gratuita a corsi sportivi o la fornitura di beni di prima necessità. Bari, insomma, sta dimostrando ancora una volta la propria vocazione all’ospitalità, resa ancor più evidente dalla semplificazione delle procedure speciali accordate in favore dei profughi ucraini". 

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