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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Screening della cervice uterina, accordo Asl Bari-Istituto tumori: nel 'Giovanni Paolo II' test di secondo e terzo livello

Il centro oncologico barese eseguirà prestazioni specialistiche di approfondimento diagnostico nell'ambito del programma di prevenzione rivolto alle donne tra i 25 e i 64 anni

Stipulata una convenzione, fra l'Asl di Bari e l'Istituto 'Giovanni Paolo II', per il programma di screening in favore della prevenzione dei tumori della cervice uterina, rivolto alle donne tra i 25 e i 64 anni. Il centro oncologico barese, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, eseguirà quindi prestazioni specialistiche di approfondimento diagnostico di secondo e terzo livello.

Lo screening di primo livello, infatti, è organizzato dalla rete dei consultori familiari, con due esami più specifici a seconda dell’età della donna: il Pap test, da eseguire ogni tre anni, per le donne tra i 25 e i 30 anni; l’Hpv Dna test, da eseguire ogni cinque anni, per le donne tra i 31 e i 64 anni. In caso di positività ai test e di eventuali approfondimenti e trattamenti successivi, l’oncologico barese erogherà le prestazioni sanitarie necessarie: colposcopia, esame citologico cervico vaginale, biopsia cervicale e ibridazione con sonda molecolare.

"Con questo accordo - afferma il direttore generale dell'Istituto 'Giovanni Paolo II', Alessandro Delle Donne - daremo un contributo importante alla Asl Bari e al sistema sanitario regionale per fornire risposte rapide e specializzate alle nostre pazienti. Abbiamo la necessità sensibilizzare sul tema della prevenzione e colmare gap e ritardi dovuti anche alla pandemia, alzando le percentuali di partecipazione agli screening oncologici previsti dai Livelli essenziali di assistenza, come i tumori della cervice uterina. Inoltre, si tratta di un tema che ci sta molto a cuore: il nostro compianto direttore scientifico, Massimo Tommasino, per 20 anni ha studiato a livello internazionale il legame tra tumori e infezioni, in particolare quelle causate da Hpv mucosali e cutanei".

"Il rapporto operativo e di collaborazione tra ospedale e territorio - dichiara il direttore del dipartimento prevenzione dell’Asl Bari, Domenico Lagravinese - diventa realtà. Il dipartimento di prevenzione, che coordina gli screening oncologici della cervice uterina, della mammella e del colon-retto, amplia l'offerta delle prestazioni sanitarie dalla prevenzione primaria alla prevenzione secondaria, rafforzando con nuove convenzioni il legame tra l’Asl Bari e tutti gli ospedali ricadenti nel territorio, nell’interesse primario dei cittadini. Si garantirà così la continuità della presa in carico e soprattutto prestazioni sanitarie d’eccellenza per i casi per cui sono necessarie cure specifiche. L’oncologico barese si conferma hub di riferimento per tutte le patologie neoplastiche".

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