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Martedì, 19 Marzo 2024
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Dimensionamento scolastico, in Puglia a rischio 56 istituti: "L'accorpamento selvaggio penalizza alunni e dirigenti amministrativi"

Il segretario generale della Cgil Flc Puglia, Ezio Falco, commenta gli esiti del fra Regione Puglia, sindacati e Ufficio Scolastico Regionale, svolto ieri per chiarire le linee guida del Ministero sulla prevista riduzione di organici nelle dirigenze scolastiche

"Le 45 istituzioni scolastiche pugliesi che si collocano tra i 500 e i 600 alunni, oltre alle 11 già collocate sotto i 500, dovranno scomparire dal 2024/25. Il trend demografico tracciato al Ministero dell’Istruzione e del Merito prevede per la Puglia una riduzione della popolazione scolastica che per in tre anni dovrebbe portare alla perdita di oltre 20mila alunni". Lo scrive in una nota il segretario generale della Cgil Flc Puglia, Ezio Falco, commentando quanto emerso durante l’incontro di informativa della Regione Puglia con le organizzazioni sindacali e l’Ufficio Scolastico Regionale in merito al dimensionamento scolastico.

"Abbiamo appreso ufficialmente dell’impossibilità di trovare un accordo tra le regioni in sede di Conferenza Stato-Regioni che consenta di individuare le modalità di applicazione delle norme introdotte dal Governo nella Legge di Stabilità approvata a dicembre - spiega il rappresentante sindacale - Una norma che, a questo punto, consente al Ministero di determinare autonomamente gli organici di Dirigenti Scolastici e Dsga per il prossimo triennio, intervenendo quindi direttamente sull’assetto delle istituzioni scolastiche che dovranno andare verso un radicale e selvaggio accorpamento".

"Il pretesto per questa riduzione degli organici e per questo accorpamento selvaggio che incrementerà sensibilmente il numero degli alunni per istituzione scolastica costringendo ad accorpare istituti molto distanti o di ordine differente tra loro - sottolinea Falco - è costituito dal Pnrr che, tuttavia, non definisce in alcun modo come necessario l’ulteriore accorpamento degli istituti, ma si limita a definire l’obiettivo di ridurre il numero delle istituzioni scolastiche da destinare a reggenza. Insomma, nessuna riduzione indotta dalle autorità comunitarie, ma un obiettivo condivisibile manipolato dalle autorità governative per ridurre la spesa su dirigenti scolastici e Dsga".

"La Regione Puglia ha formulato una serie di ipotesi di gestione del dimensionamento su tutto il territorio regionale - chiarisce il segretario generale della Cgil Flc Puglia - finalizzate alla riduzione del danno. Alcuni criteri appaiono anche condivisibili, ma finiranno per generare in ogni caso scuole sovraffollate soprattutto sul primo ciclo di istruzione"

"Continueremo a sostenere l’azione della regione Puglia di contrasto al provvedimento in tutte le sedi (compresa la Corte Costituzionale che, si apprende, potrebbe pronunciarsi entro il mese di dicembre) in cui sarà possibile - si legge nella nota Cgil - Al contempo abbiamo già avanzato osservazioni e proposte per razionalizzare il taglio su tutto il territorio regionale (invitando a considerare non tanto la leva scolastica, ma la popolazione Istat) ed evitare di creare istituti che potrebbero arrivare fino a 1800 alunni"

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