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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Più porta a porta, mezzi e lotta all'inciviltà. Il neopresidente Amiu Pate: "Sensibilizzare i cittadini e ottimizzare il servizio"

L'intervista: "Tutti dobbiamo fare di più. Più virtuoso è il comportamento dei cittadini e meno onerosa sarà la Tari. Capire questo meccanismo è la chiave per il nostro futuro"

Dall'estensione del porta a porta nei quartieri di Bari, al potenziamento delle attrezzature e dei mezzi fino alla lotta agli incivili in una città "urbanisticamente complessa" come il capoluogo pugliese: il neo presidente dell'Amiu Puglia, Paolo Pate, traccia a BariToday alcune linee del programma per rilanciare ulteriormente l'azienda di igiene urbana attraverso le sfide quotidiane legate al servizio tra comportamenti talvolta poco virtuosi dei cittadini e attività da migliorare anche a seguito delle segnalazioni dei baresi.

Da pochi giorni è alla guida di Amiu. Come ha trovato l'azienda e quali pensa siano le prime strategie da mettere in atto per un ulteriore rilancio?
Ho accolto con entusiasmo l’invito del sindaco Antonio Decaro, che ringrazio ancora una volta per la fiducia accordatami, ad assumere la presidenza di Amiu Puglia. Ho trovato un’azienda solida, al passo con i tempi, con un management formato da professionalità riconosciute e con dipendenti capaci e preparati. Credo che il mio predecessore, l’avvocato Sabino Persichella, abbia fatto un buon lavoro. Con queste premesse, fare l’ultimo miglio della transizione verso una realtà industriale sempre più importante nel panorama del sud Italia non sarà particolarmente complicato. In questo senso, sin dai primi giorni del mio insediamento, il mio impegno è totale. Sto imparando a conoscere questa azienda, che è grande e complessa e dopo i primissimi giorni a Bari, ho voluto visitare la sede di Foggia, incontrare i dipendenti, ringraziarli per il grande lavoro fatto nel periodo più difficile dell’emergenza rifiuti.

Nei prossimi mesi la raccolta differenziata porta a porta a Bari è destinata a crescere in altre zone della città. Quali sono i piani di Amiu per il 2023?
Il 2023 vedrà l’estensione della raccolta porta a porta nel territorio del IV Municipio e al Quartierino. Lo scorso ottobre abbiamo completato l’estensione al quartiere San Paolo, chiudendo così la cintura settentrionale della città. Si è trattato di un lavoro lungo, capillare, studiato nei minimi dettagli e del quale stiamo iniziando finalmente a raccogliere i frutti. Naturalmente, la transizione dalla raccolta stradale al porta a porta non è sempre facile per i cittadini, ma Bari è una città urbanisticamente complessa, dove ciascun quartiere ha bisogno di un’attenzione specifica e dedicata, perché ci sono esigenze diverse. In questo senso, Amiu Puglia, di concerto con l’Amministrazione comunale e grazie al contributo dei fondi comunitari e del Pnrr, per un totale di 20 milioni, ha pianificato una serie di acquisti di attrezzature e mezzi che hanno l’obiettivo di consentire una rendicontazione puntuale dei rifiuti conferiti dai cittadini. Un procedimento che rende possibile individuare quali siano gli errori della raccolta differenziata e, di conseguenza, definire i migliori strumenti da adottare per incrementare la quantità di rifiuti avviati a recupero, innestando così un circuito virtuoso, i cui risultati saranno maggiormente evidenti nell’immediato futuro.

I dati dei Comuni Ricicloni di Legambiente vedono Bari al 6° posto su 8 tra i capoluoghi di provincia con il 38,3% della differenziata nel 2021. Numeri in calo rispetto allo 2020 quando fu registrato un 41,4%. Come pensa sia possibile invertire la tendenza? Serve maggiore sensibilizzazione o ancora più personale?
Rispetto al dato relativo al 2020, quello del 2021 registra una lieve flessione del dato di raccolta differenziata, attribuibile a molteplici cause, tra cui una riduzione della quantità di imballaggi raccolti e portati a impianto, causata da alcune criticità dello stesso sistema impiantistico. Nello stesso anno – ovvero nel 2021 - si è anche interrotto il trend decrescente della produzione di rifiuti indifferenziati, associato alla fine delle più pesanti restrizioni legate all’emergenza pandemica. La sensibilizzazione non è mai troppa, perché fare una corretta differenziata, oltre che un obbligo di legge, è una questione culturale, quindi ben vengano tutte le iniziative che aiutano i cittadini a imparare a conferire sempre meglio. Lo scorso anno, caduti i vincoli dovuti alla pandemia, si sono tenute le procedure concorsuali. I primi dipendenti sono stati assunti nelle scorse settimane e questo, per esempio, ci ha permesso di completare il porta a porta al San Paolo, di cui accennavo prima, e i primi dati che abbiamo sono positivi.

Diversi cittadini segnalano da tempo alcune situazioni critiche dal punto di vista del degrado e dell'igiene, come ad esempio quella del quartiere Libertà tra sporcizia e rifiuti. Inciviltà dei cittadini o servizi Amiu da potenziare?
Il Libertà è un quartiere molto grande e complesso, che viene particolarmente e costantemente monitorato, attenzionato e seguito da Amiu Puglia. Facciamo molto e sappiamo che si può fare ancora di più. Purtroppo, l’inciviltà di alcuni penalizza i comportamenti virtuosi di tantissimi altri. Cercare di invertire, ogni giorno di più, questa tendenza è uno degli impegni obiettivi che mi sono prefissato.

Centri mobili di raccolta: avete già avuto i primi dati dall'introduzione? Come hanno risposto i baresi all'appello?
Nelle scorse settimane, Amiu Puglia ha varato una serie di iniziative per semplificare la vita dei cittadini e per realizzare una differenziata sempre più performante. Tra queste, oltre all’estensione degli orari di apertura del Centro multimateriale della Zona industriale e agli ecocompattatori di parco Due giugno, ci sono anche i centri mobili di raccolta. E’ ancora presto per tracciare un bilancio perché sono attivi da poco più di un mese, ma si tratta di uno strumento in più offerto dall’azienda che siamo certi aiuterà molti baresi per conferire le frazioni più agevolmente.

In questi giorni i baresi stanno ricevendo gli avvisi di pagamento della Tari con circa 500 euro in media a famiglia. Pensa sia possibile intraprendere un percorso virtuoso tra differenziata e tariffe meno esose?
Non solo penso sia possibile, lo ritengo sia indispensabile. Più si differenzia, meglio lo si fa, e meno si paga, perché i costi di trattamento delle diverse frazioni si abbattono se queste sono “pure” ovvero conferite correttamente dai cittadini. Ovviamente, se i rifiuti vengono mescolati, se una frazione viene contaminata con altri materiali, se non si seguono le regole della differenziata, i costi purtroppo aumentano. Tutti dobbiamo fare di più. Più virtuoso è il comportamento dei cittadini e meno onerosa sarà la Tari. Capire questo meccanismo è la chiave per il nostro futuro.

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